Fa paura l’invasione dell’eroina sintetica
Fa paura l’invasione dell’eroina sintetica
Quindici euro a dose, effetti amplificati fino a cento volte
Hanno nomi apocalittici e sigle numeriche che fanno rabbrividire i tecnici che li leggono nelle relazioni sanitarie: sono le droghe sintetiche, e tra queste l’eroina prodotta in laboratorio che non ha nulla a che fare con quella “naturale”, un derivato alla lontana dell’oppio.
Ma non c’è ancora nessun allarme, anche perché in caso contrario le armi sarebbero già spianate sugli oppiacei sintetici. Perchè se le parole hanno etimologie e significati precisi, mai come oggi e soprattutto parlando di eroina occorre usarle nel mondo più indicato possibile e parlare solo di allerta, al momento.
Primi sospetti e ipotesi
In attesa di riscontri, prove, risultati di analisi che farebbero spianare le armi di investigatori, sanitari, servizi tossicodipendenze, sul tavolo ci sono solo sospetti e ipotesi di lavoro che portano alla nuova droga sintetica, micidiale.
Anche a Ferrara, dopo gli ultimi casi di overdose (due ragazzi morti e due ricoverati a Cona, e salvati in tempo) si è messa in moto, ovviamente, la macchina delle indagini: non solo investigative di procura, carabinieri e polizia. Anche quelle sanitarie, tossicologiche per capire quali siano i principi delle sostanze che hanno causato questi 4 nuovi casi. Come del resto aveva spiegato la stessa dirigente Sert, Luisa Garofani alla Nuova Ferrara, nei giorni scorsi, «ci sono in circolazione più sostanze sconosciute, varianti di molecole costruite in laboratori clandestini e messe sul mercato usando i consumatori come test per valutarne gli effetti».
Con effetti devastanti
Effetti devastanti per droghe potenti, svendute su tante piazze del Nord Italia a 15 euro e che hanno portato i tecnici dei servizi a lanciare un’allerta: tanto che i responsabili dei servizi, ad esempio quelli di Torino, parlano di principi attivi 100 volte superiori a quelli della normale eroina. Sostanze che uccidono, a prezzi stracciati (i 15 euro a dose): eroina non conosciuta da chi la acquista che «pensa sia la solita, mentre non sa di iniettarsi una quantità di certo mortale», spiegano i tossicologici. Non è ancora allarme, dicevamo, poiché non vi sono riscontri, le analisi sono in corso, si attendono risultati. Anche se già con le prime ipotesi di lavoro, diversi inquirenti ferraresi interpellati, anche ad alti livelli, si dicono “preoccupati” per la situazione, per questa mancanza di certezze in attesa dei risultati tossicologici, lunghi ma necessari per poter capire il tipo di sostanza ed avere le prime tracce investigative su chi e come la faccia arrivare qui, in Italia, e a Ferrara.
Anche sull’eroina sequestrata questa estate, l’ultima grande partita di droga (un chilo sequestrata in una casa in Porta Catena), sono in corso accertamenti. Che dovranno stabilire se si tratta di eroina “naturale” o sintetica e come e dove possa essere stata fabbricata. Il problema resta, il vero problema è che di queste nuove droghe sintetiche da laboratorio si sa poco o quasi nulla.
Potente e sempre più a rischio
Una nuova eroina che ha «un principio attivo alto e un rischio che lo è altrettanto nei consumatori occasionali che non hanno dimestichezza con queste sostanze, che si affidano agli spacciatori che non sanno nemmeno loro cosa ci sia dentro quello che vedono», era stata la denuncia della dirigente Garofani.
Ma non è un problema solo di Ferrara, che viene amplificato. Lo è anche e in special modo dal punto di vista sanitario. Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Emcdda) la diffusione di oppiacei sintetici sta diventando un problema di salute pubblica poiché non si parla solo di overdose ma di emergenze ospedaliere dovute a ricoveri per la scarsa conoscenza delle sostanze.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)