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Francia: bilancio sull'attività delle narcosale

Francia: bilancio sull'attività delle narcosale

PRIMO BILANCIO SULL’ATTIVITA’ DELLE DUE NARCOSALE FRANCESI

Nei mesi scorsi sono state aperte in Francia due narcosale, una a Parigi e l’altra a Strasburgo. L’iniziativa è sorta in mezzo a  polemiche e opposizioni, soprattutto di una parte dei residenti parigini, timorosi di ripercussioni negative sulla sicurezza. Ora, sono disponibili le prime valutazioni sull’esperienza, che nel complesso è stata positiva in termini di affluenza e di riscontri dell’utenza. Nella struttura parigina si conta una media di 175 presenze al giorno in quattro mesi.

Il 30% degli utenti non frequenta altri centri di cura. Un operatore del centro si occupa in modo specifico del reinserimento socio-lavorativo degli utenti. A distanza di alcuni mesi dall’apertura, grazie a incontri di sensibilizzazione, le proteste dei residenti sono andate scemando.

A Strasburgo la media giornaliera di accessi è più bassa, fra le 20 e le 25 persone. Il bilancio provvisorio della direttrice del centro è pero ampiamente positivo: “Danièle Bader, direttrice dell’associazione Ithaque, che gestisce la narcosala, sottolinea che il lavoro si e’ realizzato in “un clima piu’ calmo rispetto a Parigi”. Puo’ darsi perche’ il Sindaco della citta’, Roland Ries (partito socialista) ha subito sostenuto l’installazione della struttura, e che il numero scarso di residenti in questa zona ha limitato le proteste.

Il consiglio comunale ha votato per la sua installazione al 90%. La presenza di narcosale identiche nei Paesi frontalieri come la Germania (24 centri) e la Svizzera (30) hanno senza dubbio giocato un ruolo.

 

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.cesda.net/?p=11677

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)