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La cannabis dà dipendenza come alcol ed eroina

La cannabis da dipendenza esattamente come l’alcol e l’eroina: la conferma arriva da uno studio ventennale condotto dal massimo esperto dell’argomento, Wayne Hall.

Secondo gli studi su base ventennale condotti da Wayne Hall, consulente della World Health Organisation, il consumo prolungato nel tempo di marijuana genera dipendenza, impoverisce le facoltà intellettive, e rende più probabile l’esposizione a disturbi psichici, raddoppia il rischio di diventare psicotici tra gli adolescenti. Il medico è dunque arrivato a conclusioni del tutto opposte da quelle di Umberto Veronesi.

Inoltre il professor Hall ha rilevato che il consumo abituale di marijuana riduce la capacità di guida e, nelle donne in gravidanza, aumenta i rischi che il bambino nasca denutrito.

La ricerca condotta dallo scienziato americano ribadisce con forza che nonostante sia ritenuta una droga leggera, la cannabis genera dipendenza: Hall ha calcolato che un ragazzino su sei tra coloro che ne fanno uso continuativo diventa dipendente da questo tipo di stupefacente, con tutti i problemi sociali che ne conseguono.

Inoltre, il professor Hall ha potuto notare che in soggetti tendenti a disturbi psichici, la droga funge da amplificatore in grado di accentuare i problemi mentali e i rischi di schizofrenia. Gli esperti americani hanno posto inoltre l’accenti sulle gravi controindicazioni che ha l’erba in caso di patologie mentali più o meno latenti, che stimolate dalla droga possono cronicizzarsi, specie  se esiste una familiarità e soprattutto nel caso di consumo negli anni dell’adolescenza.

Secondo quanto emerge dalla ricerca, fumare marijuana raddoppia i rischi di incidente quando ci si mette alla guida di un’auto, anche se su questo punto i medici chiariscono che si tratta di una statistica che non tiene in considerazione come lo “sballo” sia spesso accompagnato anche da alcol.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://farmacia.it/news/articolo/17/13139

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)