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L’EMCDDA pubblica la sua prima guida europea sulla risposta ai problemi di droga

L’EMCDDA pubblica la sua prima guida europea sulla risposta ai problemi di droga

U.E. - L’EMCDDA pubblica la sua prima guida europea sulla risposta ai problemi di droga 

 
Come rispondere alle problematiche riguardanti gli utilizzatori di eroina di età avanzata? Come affrontare i decessi causati dai potenti derivati del fentanil? Come prevenire i danni causati dal consumo di droghe e alcol nei locali e nelle discoteche? Queste sono alcune delle tematiche affrontate dalla nuova guida europea pubblicata oggi dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA) ( 1 ).
Forte delle esperienze raccolte in 30 paesi, il documento, dal titolo Health and social responses to drug problems: a European guide (Risposta sanitaria e sociale ai problemi di droga: una guida europea), introduce il primo quadro generale realizzato dall’Osservatorio sulle azioni e gli interventi attualmente disponibili per affrontare le conseguenze dell’utilizzo di sostanze illecite. È concepita a beneficio di quanti affrontano i problemi di droga dal punto di vista della pianificazione della sanità pubblica, nonché degli operatori e dei professionisti sul campo. Attualmente, l’utilizzo di sostanze stupefacenti ci pone di fronte a un insieme complesso e mutevole di problemi, a fronte dei quali è stata sviluppata un’ampia gamma di programmi, indirizzati a svariati bisogni e obiettivi. La nuova guida fornisce indicazioni pratiche volte a migliorare l’elaborazione, l’indirizzamento e l’attuazione della risposta alle droghe, fornendo gli elementi di base per sviluppare e implementare con successo gli interventi.
 
Il direttore dell’EMCDDA Alexis Goosdeel ha dichiarato: ‘L’EMCDDA è impegnata ad assistere i responsabili politici e gli operatori nella pianificazione e attuazione di politiche e programmi che contribuiscano a rendere l’Europa più sana e sicura. Questa nuova, innovativa guida esamina alcune delle principali e attuali sfide per la salute pubblica in materia di droga, e fornisce una mappa per orientarsi nelle varie fasi della progettazione, dell’indirizzamento e dell’attuazione di risposte efficaci. Per continuare a svolgere un ruolo rilevante, tutti i soggetti impegnati nella risposta ai problemi di droga devono essere pronti ad adeguarsi, a innovare e sviluppare nuovi partenariati. Questa guida pratica fornisce loro gli strumenti per rispondere alle problematiche odierne, ma anche per prepararsi a quelli di domani’. La guida considera le risposte sanitarie e sociali al problema della droga sulla base delle tre prospettive derivanti dalle risposte a:
• i problemi connessi ai diversi tipi di droghe e modalità di assunzione;
• i bisogni delle diverse categorie (p.es. donne, giovani, migranti, utilizzatori di stupefacenti di età avanzata); e
• i problemi attinenti a diversi contesti ambientali (p.es. carceri, vita notturna, locali, scuole, luoghi di lavoro, comunità locali).
Pensata come punto di riferimento iniziale, la pubblicazione include paragrafi di sintesi nonché elementi grafici che mettono in risalto le informazioni principali, gli esempi di migliori prassi e le implicazioni per le politiche e le azioni. Costituisce inoltre una porta di accesso ad un ampio ventaglio di risorse online, fornendo link a dati e strumenti.
 
Si fanno strada in Europa gli approcci basati sulle evidenze
‘Le risposte basate sulle evidenze sono in costante crescita in Europa; inoltre, nell’attuale contesto finanziario, è più che mai forte l’interesse ad assicurare che le limitate risorse per la sanità siano spese bene’, osserva la guida, sottolineando inoltre l’importanza di capire quali evidenze supportino uno specifico intervento, e come vadano utilizzate. Al riguardo, fornisce dei ‘punteggi di evidenza’ per le diverse azioni esaminate (Spotlight pag. 23), pur sottolineando che interventi che si rivelano efficaci in un determinato gruppo o contesto potrebbero fallire in un contesto diverso. Un messaggio chiave che emerge dalla guida è che l’utilizzo delle evidenze è un ‘processo continuo’, e che è essenziale sviluppare la base di conoscenze attraverso la collaborazione nella ricerca, nel monitoraggio e nella condivisione delle migliori prassi. La guida contiene un collegamento al portale EMCDDA delle migliori prassi, che contiene una vasta gamma di risorse, incluso il registro ‘Xchange’ di programmi basati sull’evidenza, nonché gli standard per migliorare la qualità degli interventi (Spotlight, pag. 164)(2 ).
 
I vantaggi di stringere rapporti e formare nuovi partenariati
Spesso, l’uso di droghe interagisce o coesiste con altre problematiche socio-sanitarie. Di conseguenza, la guida sottolinea l’utilità che i servizi per le tossicodipendenze collaborino strettamente con altri settori (p.es. i servizi per la salute sessuale e quelli per la salute mentale, i servizi per l’alloggio, etc.), per migliorare l’efficacia e l’efficienza degli interventi (Spotlight, pagg. 31 e 72). Alcune categorie sono particolarmente bisognose di servizi integrati, ad esempio gli utilizzatori anziani di oppiacei, in quanto maggiormente soggetti a problemi di salute, o gli utilizzatori di droghe affetti da disturbi mentali. ‘Un’effettiva collaborazione tra i servizi è essenziale per affrontare i complessi bisogni sanitari e sociali di molti consumatori di droghe’ osserva la guida. La guida fornisce esempi di una serie di approcci collaborativi in Europa, inclusi i partenariati tra i servizi sanitari delle carceri e quelli territoriali, che facilitano la somministrazione di trattamenti durante la detenzione e la continuità dell’assistenza dopo l’uscita dal carcere. Inoltre, i gestori di locali notturni, le forze di polizia, i servizi sanitari e di emergenza nonché le autorità comunali stanno unendo le forze con i servizi per le tossicodipendenze allo scopo di prevenire e ridurre i danni causati dall’uso di droghe e alcol negli ambienti della vita notturna (Capitolo 4.2)(3 ). Si esamina inoltre l’utilità di stringere legami con le comunità locali e i consumatori di droghe per migliorare l’erogazione dei servizi. Alcuni esempi di collaborazione includono la creazione di stanze per il consumo di droghe, che possono ridurre il danno sia per la comunità sia per l’utilizzatore di droghe (Spotlight pag. 156), o interventi di recupero e reintegrazione guidati dagli utenti (Spotlight pag. 167).
 
Sfruttare le potenzialità delle tecnologie digitali
Internet, le app social, le nuove tecnologie di pagamento e i software di crittografia stanno trasformando le modalità di acquisto e vendita delle droghe. Se da una parte questi cambiamenti influenzano i mercati della droga e le modalità di consumo, dall’altra offrono anche nuove opportunità per interventi sociali e sanitari. ‘Per continuare a svolgere un ruolo rilevante, tutti i soggetti che affrontano i problemi di droga dovranno … sfruttare il potenziale delle nuove tecnologie per sviluppare più efficaci strategie di prevenzione, cura e riduzione del danno’, osserva la guida. Un’attenzione particolare è rivolta agli interventi di sanità elettronica (e-health) che possono utilizzare tecnologie digitali per fornire consigli per la riduzione del danno, formare operatori sanitari e raggiungere i giovani vulnerabili che potrebbero essere riluttanti a entrare in contatto con i servizi (Spotlight p. 119).
 
Riduzione dei danni correlati alla droga: opportunità e lacune
La guida analizza i progressi realizzati finora nella prevenzione e riduzione dei danni correlati alla droga (p.es. l’aumento delle terapie sostitutive per la dipendenza da oppiacei), ma mette anche in rilievo gli ambiti che offrono opportunità di ulteriori miglioramenti. I casi di epatite C costituiscono una quota significativa dei costi sanitari correlati alla droga in Europa (4 ). La pubblicazione sottolinea che ‘attualmente, grazie alla diffusione di nuove terapie, esiste una finestra di opportunità, tanto che oggi la prospettiva di eradicare questa malattia sembra una possibilità realistica’. Al riguardo, la guida evidenzia l’importanza di migliorare il coordinamento tra gli operatori sanitari per le tossicodipendenze e i centri specializzati di epatologia, per garantire un’adeguata disponibilità di cure e proteggere le persone a rischio di future reinfezioni (Spotlight, pag. 62, Figure 2.5). ‘Senza azioni efficaci, è probabile che i costi futuri associati in particolare all’infezione da epatite C crescano esponenzialmente’, conclude la guida. I fattori di rischio associati ai decessi per overdose sono oggi ben noti, e sono stati compiuti alcuni progressi importanti negli interventi salvavita, come ad esempio la fornitura del naloxone, un antidoto all’overdose da oppiacei. Tuttavia, il numero crescente di morti da overdose in Europa indica che è necessario diffondere maggiormente la disponibilità di questo e altri interventi che riducono il rischio di mortalità da oppiacei.
 
Le nuove prospettive delle politiche e gli attuali problemi di droga richiedono risposte flessibili
Le nuove prospettive politiche e l’evoluzione dei problemi di droga pongono nuove sfide alle strategie di risposta europee. Si sottolinea l’esigenza di flessibilità: ‘…i problemi attuali relativi alle droghe possono mutare rapidamente e possono potenzialmente sopraffare le attuali politiche e modalità di risposta’. Le sfide più recenti includono la rapida diffusione delle nuove sostanze psicoattive, quali oppiacei estremamente potenti (p.es. i derivati dei fentanil — Spotlight, pag. 52) e cannabinoidi sintetici (Spotlight, pag. 81). Con l’ingresso di nuove sostanze nel mercato della droga, è necessario migliorare la capacità di analisi tossicologica e forense nell’ambito della risposta di prima linea. Alla luce del contesto attuale di trasformazioni socio-demografiche ed economiche, la guida affronta la potenziale vulnerabilità dei migranti e dei richiedenti asilo nei confronti delle droghe e l’esigenza di servizi che riconoscano la diversità e rafforzino la fiducia (tabella 3.1; fig. 3.3). I recenti cambiamenti nel quadro normativo concernente la cannabis registrati in alcune regioni del continente americano stanno suscitando interesse anche tra i responsabili politici e l’opinione pubblica in Europa (Spotlight, pag. 40)(5 ). In entrambe le aree geografiche cresce l’interesse a sfruttare il potenziale terapeutico delle medicine a base di cannabis. L’evoluzione delle politiche in materia di cannabis potrebbe avere ripercussioni sulle strategie di prevenzione, terapia e riduzione del danno in relazione a questa droga; utili lezioni al riguardo potrebbero essere tratte dalle innovazioni in corso fuori dall’Europa. La strategia dell’Unione europea in materia di droghe 2013–20 punta a ridurre la domanda e l’offerta di droga, la tossicodipendenza e i danni sanitari e sociali correlati. La guida sostiene la strategia nel campo della riduzione della domanda e le conseguenze sanitarie e sociali l’utilizzo di droga.
 
(...omissis...)

Note
( 1 ) Disponibile in lingua inglese alla pagina www.emcdda.europa.eu/responses-guide. La guida verrà realizzata ogni tre anni (mentre le risorse online saranno aggiornate regolarmente) e affianca l’annuale Relazione europea sulla droga nonché la triennale Relazione sui mercati della droga dell’UE. Insieme, queste tre relazioni mirano a fornire un quadro esaustivo per coadiuvare i responsabili politici e gli operatori nella definizione di politiche e interventi per migliorare la salute e la sicurezza in Europa.
( 2 ) www.emcdda.europa.eu/best-practice_en
( 3 ) L’iniziativa Healthy Nightlife Toolbox (www.hntinfo.euwww.emcdda.europa.eu/news/fs1/2017/emcdda-hosts-healthynightlife-toolbox_en) raccoglie e fornisce informazioni sugli interventi rivelatisi più efficaci nell’affrontare l’uso di alcol e droghe e i relativi problemi tra i giovani negli ambienti della vita notturna. Le reti europee che hanno sviluppato standard relativi alle migliori prassi per gli operatori del settore includono il progetto Club Health e il progetto Nightlife empowerment and well-being implementation (NEWIP). La guida evidenzia il crescente interesse per le modalità con cui i servizi di analisi delle droghe possono contribuire agli interventi di risposta in termini di riduzione del danno negli ambienti della vita notturna. (Spotlight, pag. 139).
( 4 ) Per ulteriori informazioni, si veda www.emcdda.europa.eu/publications/insights/hepatitis-c-among-drug-users-ineurope_en e www.emcdda.europa.eu/publications/pods/hepatitis-c-treatment_en Il sostegno agli interventi di prevenzione e riduzione dell’uso di droghe e dei danni conseguenti è una delle priorità fissate nella strategia dell’EMCDDA al 2025 www.emcdda.europa.eu/publications/work-programmes-and-strategies/strategy- 2025_en
( 5 ) Per ulteriori informazioni in merito, si veda www.emcdda.europa.eu/topics/cannabis-policy_en e www.emcdda.europa.eu/topics/pods/legal-supply-of-cannabis
 

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://droghe.aduc.it/notizia/emcdda+pubblica+sua+prima+guida+europea+sulla_134201.php

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)