Vaticano: convegno internazionale sulle droghe, piaga mondiale
Vaticano: convegno internazionale sulle droghe, "piaga mondiale"
Massimiliano Menichetti
Una conferenza internazionale sulla produzione, utilizzo e traffico delle droghe illegali, senza dimenticare gli usi e abusi delle sostanze chimiche e le conseguenze su mente e corpo. E’ la sfida tracciata da mons. Marcelo Sànchez Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, introducendo il seminario dal titolo “Narcotici: problemi e soluzioni di questa piaga mondiale”. In due giorni di serrata condivisione si analizzano dati, si paragonano esperienze e profili storici, ma soprattutto si cercano strategie nuove per affrontare, a 360 gradi, questa drammatica e multiforme realtà.
Lotta, prevenzione, informazione
La Regina Silvia di Svezia (fondatrice del “World Childhood Foundation” che si occupa di migliorare le condizioni di vita dei bambini di tutto il mondo e membro onorario della Mentor Foundation, che opera contro la droga) nel suo intervento, in apertura dei lavori, ha messo in evidenza la “necessità di proseguire nella cooperazione mondiale” per affrontare questa sfida, ha guardato in particolar modo alla “fragilità dei bambini” vittime del mortale legame che esiste tra “traffico di droga e sfruttamento di esseri umani”, nel drammatico contesto internazionale di povertà e guerre. Centrale per la sovrana anche la prevenzione e l’informazione sulla pericolosità delle sostanze stupefacenti.
Minaccia per pace, sviluppo e stabilità
Secondo i dati del 2013 di Unodc (United Nations Office on Drugs and Crime), l’Ufficio delle Nazioni Unite che si occupa di monitorare la diffusione delle droghe nel mondo e i relativi fenomeni criminali, una persona su venti, in età compresa tra i 15 e i 64 anni, ha utilizzato almeno una volta una sostanza illecita, per un totale di 246 milioni di individui. Dati che mostrano un incremento di tre milioni di persone rispetto all’anno precedente. Il direttore, Yury Fedotov, ha ribadito le conseguenze devastanti per “la salute, la pace, lo sviluppo, per i diritti umani” causate dal traffico di droga e dalle attività criminali collegate. “Piaga - ha detto - che non conosce frontiere”.
Afghanistan, Colombia, Perù, Bolivia
Confermato che l’oppio ha la sua patria in Afghanistan e che i proventi della coltivazione del papavero, per altro in crescita, finanziano il terrorismo dei talebani oltre a creare tossicodipendenze, violenza e insicurezza. I Balcani sono i principali corridoi di transito per l’eroina che si dirama poi in ogni direzione. In Nord America si registra oltre il 40 per cento del consumo di cocaina globale, i principali produttori sono Colombia, Perù e Bolivia, dove violenza e povertà dilagano.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://it.radiovaticana.va/news/2016/11/23/in_vaticano_apre_il_convegno_sulle_droghe_piaga_mondiale/1274252
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)