Boom di adolescenti in rete: il 60% non tiene conto dei rischi
Boom adolescenti in rete, poca prudenza
Indagine su 2mila tredicenni, 60% non tiene conto dei rischi
Gli adolescenti italiani sono sempre più 'connessi': tutti (oltre il 97%) presenti sui social e per il 40% di loro la rete è il luogo per fare nuove amicizie. Ma ad allarmare è la poca prudenza con la quale utilizzano internet: anche quando le informazioni su come proteggersi dai rischi della rete le hanno, circa il 60% dei teen-ager non ne tiene conto. Altra nota preoccupante è l'età di 'esordio' per l'uso di smartphone e social: per la maggioranza è dagli 11 anni in giù.
E' la fotografia dell'indagine 'Adolescenza e Socialità', realizzata dalla Società Italiana di Medicina dell'Adolescenza (SIMA) e dall'Associazione Laboratorio Adolescenza (su 2000 studenti di terza media), che sarà presentata a Pisa nell'ambito del Congresso SIMA. Se scuola e sport sono al primo e secondo posto tra i "luoghi" in cui si creano le nuove amicizie (indicati dal 96% e dal 72% degli adolescenti), circa il 40% degli intervistati (era il 31% nel 2012) ha affermato che i nuovi amici si trovano attraverso la rete. Pressoché tutti gli adolescenti utilizzano almeno un social e, in media, ciascuno ne utilizza 3-4. In cima alle preferenze c'è whatsapp (97,2%), seguito da Instagram (75,1%), mentre la star del momento è snap-chat, che in un anno è passato dal 12% al 37% di utilizzatori.
Social "molto pericoloso - commenta Maurizio Tucci, Presidente di Laboratorio Adolescenza, riferendosi a Snap Chat - perché associa alla possibilità di comunicare anonimamente, quella di far scomparire il messaggio dopo pochi secondi. Il che induce molti adolescenti ad utilizzarlo per inviare foto, anche intime, senza considerare che prima di auto-cancellarsi possono essere salvate dal destinatario e riutilizzate".
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/internet_social/2016/11/23/boom-adolescenti-in-rete-poca-prudenza_5fdfc7ca-f7f8-4157-97a0-f1616a841882.html
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)