Arezzo: panoramica sul problema del GAP
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Quando il gioco diventa una dipendenza
Di gioco ci si ammala, fino a diventarne dipendenti. Un concetto che finalmente è stato acquisito da tutti. Ma un fenomeno
che continua a provocare danni seri alle persone e alle loro famiglie. Nella sola zona aretina sono oltre duecento gli uomini
e le donne con problematiche di gioco d'azzardo e altre dipendenze comportamentali, che si sono rivolte al SerT dal 2004
(anno di apertura dell'ambulatorio) ad oggi. Centoventisette, le famiglie prese in carico con un percorso integrato psico-
socio-sanitario che si articola in trattamenti individuali e/o familiari e/o di gruppo.
Solitamente, intervengono i medici di famiglia o i servizi comunali per attivare il contatto con il SerT, ma negli ultimi
anni sono sempre più i giocatori e familiari che si rivolgono direttamente al servizio, per propria scelta. Molti di loro
sono venuti a conoscenza dell'ambulatorio grazie agli incontri di sensibilizzazione promossi dal SerT in varie sedi cittadine
(per es. nelle Circoscrizioni Comunali) o grazie alle locandine informative che i gestori di gioco leciti hanno messo nei
loro esercizi, accettando la «scommessa» di trasformare i luoghi di gioco in luoghi di prevenzione. Un risultato, quindi, che
premia le azioni di sensibilizzazione e di informazione messe in atto dalla rete territoriale per il gioco d'azzardo, che
vede riuniti Dipartimento delle Dipendenze della Asl, Enti Locali, Prefettura, Guardia di Finanza, Caritas, Misericordia,
Associazioni di categoria e Associazione Mirimettoingioco.
E' per questo che il SerT di Arezzo del Dipartimento delle Dipendenze della Ausl 8 in collaborazione con l'Associazione di
volontariato Mirimettoingioco organizza due nuovi incontri di sensibilizzazione aperti alla popolazione sul gioco d'azzardo e
le altre «dipendenze comportamentali» (shopping compulsivo, dipendenza da internet, ecc.).
Il primo incontro si svolgerà presso il Centro Documentazione del SerT Zona Aretina (via Fonte Veneziana 17 Arezzo) mercoledì
9 febbraio 2011 ore 17.00-19.00 sugli aspetti psicologici, sociali e farmacologici delle dipendenze comportamentali.
Relazioneranno gli operatori dell'èquipe clinica per il gioco d'azzardo del SerT di Arezzo.
Mercoledì 16 febbraio 2011 ore 18.30-20.00 si svolgerà il secondo incontro presso la sede dell'Associazione Mirimettoingioco
(via Cavour 97 Arezzo) sul ruolo dell'auto-aiuto nel trattamento delle dipendenze da comportamento. In entrambi gli incontri
giocatori e familiari di Mirimettoingioco porteranno la loro testimonianza.
Le tipologie di dipendenza e le caratteristiche socio anagrafiche
Il 91% delle persone che si rivolgono al SerT chiede aiuto per gioco d'azzardo patologico, il 6% per shopping compulsivo e il
3% per dipendenza da internet. Tra i giocatori, il 75% è giocatore di slotmachine; il 13% di gratta-e-vinci, il 10% di
scommesse sportive e il 2% di lotto. L'età media di accesso al Servizio è di 46 anni.
Dal punto di vista socio-anagrafico, il 57% dell'utenza presa in carico è coniugata o convivente, il 31% è celibe/nubile, il
10% è separato/divorziato e il 2% è vedovo. A livello di istruzione, il 68% ha la licenza media inferiore, il 25% ha la
licenza media superiore, il 5% ha la laurea e il 2% ha la licenza elementare. A a livello lavorativo, il 61% è un lavoratore
dipendente, il 16% è disoccupato o sottoccupato; il 15% è pensionato/casalinga; il 5% è un lavoratore autonomo, il 3% è
studente.
Negli ultimi due anni si evidenziano alcuni dati interessanti: rispetto ai nuovi utenti, il 23% di questi si connota come
utenza giovane (sotto i 34 anni) che associa al gioco principale (in particolare, slotmachine o scommesse sportive) il gioco
in internet (poker-on-line). Per questo motivo, il Servizio ha predisposto un percorso di psicoeducazione di tre incontri sul
gioco d'azzardo per gli utenti giovani che, meno motivati ad un trattamento lungo e complesso, in generale meno compromessi
sul piano della dipendenza e dei debiti e tuttavia ancora poco consapevoli dei rischi del gioco lecito, preferiscono accedere
ad un percorso breve che viene focalizzato sui rischi della dipendenza da gioco e sui meccanismi psicologici che portano alla
dipendenza.
Sempre sulla tematica «gioco e giovani», è in corso un progetto di ricerca del Dipartimento delle Dipendenze di Arezzo, su
finanziamento della Regione Toscana, relativamente ai comportamenti di gioco tra gli adolescenti aretini che coinvolge le
scuole superiori della Provincia di Arezzo.