Essere donna è un fattore protettivo nel gambling
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Essere donna è un fattore protettivo nel gambling
Il gioco d’azzardo è ormai un comportamento comune nelle culture occidentali. Una recente indagine svolta in Gran Bretagna ha rilevato che il 73% della popolazione giovane adulta ha partecipato a qualche forma di gioco d’azzardo.
Per descrivere il gioco d’azzardo patologico si fa riferimento a diverse terminologie, tra le quali: “gioco d’azzardo compulsivo” azzardopatia” e “ludopatia”.
L’ampia letteratura scientifica a riguardo ha mostrato quali possono essere i fattori predittivi del comportamento patologico del gambler
Nei giovani di età compresa tra i 15 ai 21 anni, sono stati evidenziati alcuni fattori predittivi:
- difficoltà relazionali con la madre e i genitori in genere;
- precoce uso di sostanze e abuso delle stesse;
- genitori con storia di gioco patologico alle spalle;
- comportamenti delinquenziali;
- disagi psicologici;
- scarso andamento scolastico;
- personalità impulsiva.
Ma quali sono i fattori di rischio e i fattori di protezione che influenzano lo sviluppo del comportamento negli adolescenti?
Recentemente, la Community That Care ha realizzato un sondaggio longitudinale durato 10 anni, negli Stati Uniti e continuato poi in Australia, coinvolgendo circa 23.000 giovani tra i 14 e i 25 anni, per definire i fattori protettivi e di rischio nello sviluppo del comportamento patologico del gioco d’azzardo. Nella stessa ricerca, l’ 8,4% di maschi e il 2.0% di femmine sono stati classificati come giocatori problematici.
Per il sondaggio sono stati somministrati dei questionari in cui sono stati identificati quattro domini sociali dentro cui erano presenti 31 fattori predittivi: la comunità, la famiglia, la scuola e la cultura dei pari.
Secondo quanto è emerso, i fattori di rischio e di protezione sono stati significativamente rilevanti in tutti i domini tranne che in quello di comunità, ove entrambi i fattori sembrano non influenzare il fenomeno.
In particolare:
• nella famiglia, i conflitti di famiglia e le attitudini in famiglia a compiere comportamenti antisociali sono fattori di rischio, mentre le ricompense per comportamenti pro-sociale in famiglia è un fattore protettivo;
• nella scuola, bassi successi scolastici e bassi comportamenti di partecipazione alla vita scolastica sono fattori di rischio
• nella cultura dei pari, comportamenti antisociali come la ribellione il bullismo, uso di sostanze tra gli amici sono fattori di rischio, mentre credere in un ordine morale (religiosità) è un fattore di protezione.
Sostanzialmente, come si può notare, i fattori elencati non differiscono tra le varie forme di dipendenza e come tali sono sempre elencati; ogni fattore di protezione se è considerato singolarmente, può essere predittivo nei giovani di successivo comportamento a rischio.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.insostanza.it/i-fattori-di-rischio-e-protettivi-per-problemi-di-gioco-patologico-tra-i-giovani-adulti/#sthash.FtJhXTbY.dpuf
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)