GAP: osservazioni sui giocatori di poker
GAP: osservazioni sui giocatori di poker
Problemi di gioco, capitali dilapidati in folli sessioni giocate al recupero. Tutti errori madornali per un buon giocatore
che però spesso nascondono patologie gravi. Vediamo di districare un po' il bandolo della matassa in questo tema delicato.
Il giocatore patologico d'azzardo ha in se una propensione al gioco difficile da fermare. È un uomo che esegue un rituale
compulsivo ogni volta che gioca. Questa azione lo aiuta a tenere a bada l'ansia e la depressione data da quella che può
essere tranquillamente chiamata astinenza. Come dicevamo ieri non ha assolutamente importanza il tipo di gioco, può essere il
poker come una slot machine. Il fatto che il Texas Hold'em sia uno skill game più che un gioco d'azzardo è ininfluente: una
persona affetta da G.A.P.* (Gioco d'Azzardo Compulsivo) cerca l'emozione del rischio monetario e viene ricompensato a livello
organico con un rilascio abbondante di serotonina.
Non dobbiamo cadere nell'errore di considerare il poker in sé causa dei problemi. È sempre l'uso che se ne fa a causarli.
Come giustamente sottolineava FabioTheDoctor in una discussione sul nostro forum, il gioco online ha differenze sostanziali
rispetto al gioco del poker live; prima di tutto c'è la componente asociale. Il giocatore è raramente a contatto con altre
persone e questo può indurlo alla perdita di alcuni freni inibitori (sia sulla qualità del gioco al tavolo, sia sul volume di
denaro speso per sessione) dati dal confronto e dal giudizio degli altri. In secondo luogo - continua Fabio - il denaro speso
ai tavoli online segue lo stesso principio della sostituzione in fiches della valuta nei casinò: viene mistificato e nascosto
durante la sostituzione con un oggetto o un numero virtuale che non ci ricordano direttamente il valore del denaro. In questo
modo siamo certamente più disposti a spendere.
Anche il poker online, se giocato in modo sconsiderato, può sfociare in una patologia
Con questi miei due articoli sul tema non voglio assolutamente fare allarmismo o peggio, allontanare chi gioca
consapevolmente e responsabilmente a poker, un gioco che o per primo amo moltissimo. Mi pareva però giusto che all'interno
del dibattito ormai da lungo tempo intavolato tra chi il poker lo difende e chi invece lo condanna, si inserisse un sito come
il nostro che, partendo dalla sua indiscutibile libertà di pensiero, potesse trattare dell'argomento cercando di avvertire
sui rischi intrinseci che un uso sconsiderato di questo tipo di divertimento può portare.