Harvard Medical School: ricerca sulla ludopatia
Harvard Medical School: ricerca sulla ludopatia
Il mondo digitale è per milioni di persone "naturale" quanto il mondo reale. E' normale leggere, scrivere, discutere e
giocare online, fare amicizia, vendere e comprare. E l'austriaca Bwin mira ad assicurare i propri giocatori che questa
normalità abbia garanzie di sicurezza, legalità e responsabilità. Manfred Bodner, Co-CEO di Bwin, evidenzia in modo netto
come sin dall'inizio la società "ha deciso di adottare un approccio completamente nuovo ai temi della sicurezza, della
ricerca e della prevenzione nel gioco online, poiché Internet è di gran lunga superiore ai tradizionali canali di vendita
grazie alla sua trasparenza".
Da qui l'incontro con la Bwin e la Division on Addictions dell'Harvard Medical School che inizia ufficialmente nel 2005 allo
scopo di affrontare proprio il tema del gioco responsabile da un punto di vista prettamente scientifico. Infatti, nonostante
le pratiche sul Gioco Responsabile siano comuni nell'industria del gioco, raramente sono oggetto di valutazione rigorose. Da
qui il pericolo di valutazioni che pur essendo destinate a proteggere i giocatori, in alcuni casi potrebbero causare
l'effetto opposto. Per Bodner il problema è quello di "capire cosa succede nella mente dei consumatori ed essere in grado di
rispondere alle domande fondamentali sul gioco online basato su prove scientifiche e non sulla base di speculazioni". La
sfida è stata raccolta con entusiasmo dall'Harvard Medical School che attraverso Howard Shaffer, Direttore della Divisione di
Addictions ha definito la proposta di bwin "davvero interessante".