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Ludopatia, il racconto di un ex scommettitore

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Ludopatia, il racconto di un ex scommettitore

Quando c’è di mezzo il gioco d’azzardo, oltre all’uomo, si rischia di coinvolgere/distruggere anche le persone care, mettendo in discussione, spesso e volentieri, l’intero patrimonio familiare. E’ il caso di un ex scommettitore romano, 38 anni, laureato in filosofia con il massimo dei voti all’Università di Tor Vergata. 


“E’ una scarica di adrenalina della quale non ne puoi fare a meno proprio come i tossicodipendenti non possono fare a meno della dose - ha raccontato l’uomo ricordando il suo passato - Ti ritrovi poi solo, rovinato e a mentire agli altri e a te stesso”.

Dalle prime puntate da circa 100 euro fino a quelle più grandi. 

“Quando mi sono ritrovato con un grosso capitale in banca dovuto alla vendita di un appartamento di famiglia - ha aggiunto - le puntate sono diventate di mille o anche duemila euro”. Poi i primi sintomi della ludopatia: “Mi capitava anche di vincere forte e ho cominciato a pensare che di quella attività ci si poteva anche vivere”.

Quando il gioco entra nel sangue, inevitabilmente, ti fa ricordare le vincite ma non le perdite.

“Quando perdi pensi che sia un momento negativo e che presto passerà. Inoltre con così tanti soldi che ti passano per le mani, adotti uno stile di vita anche molto dispendioso. Mi accorgevo, però, che anche una partita di tennis giocata da sconosciuti su cui avevo scommesso, diventava la partita della vita”, ha sottolineato.

Le prime vincite, molti amici. Poi, quando si è sull’orlo del baratro, come spesso accade, ci si trova da solo con una montagna di debiti.

“Nel giro di 8 anni, ho bruciato tutto il mio patrimonio e mi sono ritrovato anche solo”, ha spiegato il 38enne. Solo una strada da percorrere, quindi: il percorso di recupero in una comunità terapeutica.

“E’ difficile curare la dipendenza dal gioco - ha concluso - più di quanto non lo sia curare quella dalla droga o dall’alcool”.

La pensa così anche il responsabile della comunità, Luigi Maccaro: “Il problema sta nel proliferare di sale scommesse, delle slot machine e di lotterie istantanee di ogni tipo e che creano falsi miti facendo leva sui desideri della gente ma che finiscono, invece, per distruggerne i sogni e la vita”.




(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.ilgiornaleditalia.org/news/da-roma--dal-lazio/857388/Ludopatia--il-racconto-di-un.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)