Binge drinking: uscire, bere e ubriacarsi sistematicamente
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Spopola tra gli adolescenti l'abitudine a sbronzarsi in modo premeditato come unica forma di divertimento
Il binge drinking è una delle ultime tendenze che spopolano tra i giovani e giovanissimi.
Il sabato sera (ma non solo), i ragazzi mediamente tra i 15 e i 24 anni circa escono con gli amici, tutti animati
dall'intenzione di fare una vera e propria abbuffata alcolica.
Di questo si tratta quando si parla di binge drinking: la ricerca dell'ubriacatura a tutti i costi, ottenuta bevendo
qualunque tipo di alcolico in quantità smodata. Non solo birra o vino, ma amari, distillati, liquori. Tutti insieme, senza
distinzione né misura.
Questa pessima abitudine è ovviamente un enorme rischio per la salute fisica e mentale dei ragazzi.
I binge drinkers che hanno più di 3 occasioni ogni 2 settimane per bere più di 4 drink a sera hanno il 19 per cento di
possibilità in più di diventare alcolisti e circa il 40 per cento degli alcolisti adulti ha dichiarato di essere stato un
giovane binge drinker.
nche per chi beve con meno frequenza i rischi sono gravi. Oltre al rischio di morire o di subire gravi danni in seguito ad un
incidente stradale (prima causa di morte tra i giovani), l'alcolismo precoce porta a sviluppare infertilità, riduzione del
volume dell'ippocampo, deficit del lobo frontale (memoria, parola), ansia, depressione e disturbi della personalità.
L'azione sulla psiche è confermata anche da uno studio del Loyola University Health System presentato in occasione del
convegno annuale della Society for Neuroscience di San Diego.
Per arrivare a queste conclusioni gli scienziati hanno fatto ubriacare un gruppo di topolini adolescenti esponendoli a dosi
elevate di alcol.
Alle cavie è stato somministrato per tre giorni alcol in elevate dosi fino ad alzare la concentrazione di alcol nel sangue a
un valore compreso tra lo 0,15 e lo 0,2 per cento. I ricercatori hanno potuto osservare che nei topolini "alcolizzati" si
genera un'alterazione permanente del sistema di produzione dei corticosteroidi, gli ormoni dello stress, che porta a
sviluppare disturbi in età adulta. Un team tedesco ha inoltre eseguito nel 2009 uno studio statistico sulla diffusione di
questa abitudine e ha evidenziato che dal 2000 al 2007 gli adolescenti (fino a 20 anni) ricoverati per avvelenamento da alcol
sono passati da 9.500 a 23.165, di cui 3.800 sotto i 15 anni. Lo studio dimostra inoltre che nonostante i giovani affermino
di dedicarsi alle abbuffate alcoliche perché ritenute molto divertenti (76 per cento) e rilassanti (51 per cento), questa
abitudine rivela in realtà un profondo disagio.
Tra gli adolescenti binge drinkers infatti il tasso di suicidi è di 4 volte più alto rispetto alla media dei non bevitori.