Journal of American College Health: gli effetti degli energy drink
LE BEVANDE ENERGIZZANTI: ATTENZIONE AI RISCHI
La composizione delle bevande
Le bevande energetiche, generalmente costose rispetto alle bevande tradizionali, contengono il più delle volte oltre all’acqua e allo zucchero o ai dolcificanti, sostanze minerali e aromatiche, vitamine, aromatizzanti ma anche sostanze che, in realtà, non hanno nulla a che vedere con le bevande rinfrescanti. La maggior parte delle bevande energetiche contiene fino a 320 mg di caffeina al litro (ca. 80 gr per lattina). Sebbene ci sia l’opinione diffusa che le bevande energetiche contengano una quantità eccessiva di caffeina, bisogna considerare che il caffè ad esempio contiene, a secondo del tipo di produzione, da 350 a 1100 mg/l di caffeina, il tè nero da 150 a 350 mg/l, mentre nelle bevande di tipo “cola” il valore si abbassa ed è contenuto tra 90 e 200 mg/l. Bisogna dunque guardare alle quantità di bevande assunte: se un adulto assume 50–100 mg di caffeina può trarne una sensazione stimolante, ma quando si superano i 500 mg si possono verificare sintomi quali l’aumento del battito cardiaco e la difficoltà a prendere sonno. Nel caso di bevande energetiche i sintomi “seri” insorgono dopo aver consumato almeno 5 o 6 lattine e i giovani hanno una soglia di rischio più bassa ma sintomi più consistenti.
L’aminoacido taurina è, da un punto di vista quantitativo, l’ingrediente principale delle bevande energetiche: infatti una lattina ne contiene circa 400 mg. Tuttavia non è dimostrato scientificamente se la taurina svolga una funzione eccitante e nel caso di queste bevande, è possibile che questa sostanza svolga “ soltanto” una funzione aromatizzante. Il guaranà viene estratto da una pianta presente nelle foreste dell’Amazzonia e nelle lattine delle bevande energetiche ce n’è una quantità pari a 2000 mg, che rafforza l’effetto eccitante (fino al 6%). Attenzione anche ai coloranti usati nella composizione delle bevande quali E104, colorante giallo alla chinolina, o E122, azorubine, i quali, per le persone allergiche, possono risultare altamente dannosi. Il succo d’arancia o di limone o il vino rosso, spesso aggiunti agli ingredienti spiegano il tasso alcolico (fino a 2 – 3%) presente nelle lattine e il loro uso spesso viene giustificato con un effetto benefico sul metabolismo che gli specialisti, però, non hanno ancora accertato. Nel frattempo, i produttori, non comprendendo bene quali siano effettivamente gli ingredienti che compongono la bevanda, si limitano a scrivere nelle etichette frasi quali “sconsigliate ai bambini, agli anziani e chi soffre di reazioni allergiche da caffeina”.
Gli studi americani
Una ricerca effettuata presso l’università di Buffalo e pubblicata sul Journal of American College Health, spiega come le sostanze contenute nelle bibite energetiche, in particolar modo la caffeina e la taurina nella maggior parte dei casi, abbiano un effetto “particolare” sulla percezione del pericolo e sulla paura.
Ciò può risultare estremamente pericoloso quando al consumo della bevanda energetica si abbina anche il consumo di alcol: si ottiene infatti un mix micidiale che provoca la difficoltà del consumatore ad accorgersi di avere oltrepassato dei limiti e che fa registrare un numero sempre maggiore di accessi al pronto soccorso, con forti nausee e tachicardia, quando non sopraggiungono problemi peggiori, quali l’assoluta assenza di paure che può portare il consumatore a prendere dei rischi per la salute e la sicurezza personale proprio a causa dello “stato” di totale disinibizione, proprio come accade quando si consuma molto alcol.
Secondo un'altra ricerca svolta tra gli studenti di 10 università nel North Carolina, i ragazzi che mischiano alcolici e energy drink si ubriacano il doppio di quelli che bevono solo alcol. La caffeina ritarderebbe infatti la sensazione di aver già toccato il limite, ma prima o poi si manifestano sintomi come nausee e tachicardie. La risposta delle aziende americane, riunite nell’American Beverage Association, è che sulle lattine venga indicato che si tratta di prodotti per adulti e quindi per persone consapevoli e responsabili. È sintomatico però che sul mercato statunitense sia stato lanciato un energy drink con un nome singolare: “Cocaina”. L’effetto della bevanda pare sia simile a quello provocato dalla omonima droga ma dal momento che nella bevanda non è presente la sostanza stupefacente, essa risulta assolutamente “legale” anche se contiene circa il 350% in più di caffeina e 750 milligrammi di taurina rispetto alle bevande energetiche più famose, oltre ad una sostanza segreta che crea un intorbidimento della gola, simile a quello che provoca l'assunzione della cocaina vera e propria.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link
http://www.benessere.com/salute/arg00/bevande_energizzanti_rischi.htm
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)