Ansia e dipendenza dalla tecnologia saranno le nuove malattie mentali
Ansia e dipendenza dalla tecnologia saranno le nuove malattie mentali
Allarme depressione, ansia e dipendenze tecnologiche: per gli esperti saranno le malattie mentali più diffuse del prossimo decennio.
Si sono chiusi gli Stati Generali di psichiatria dinamica. Hanno partecipato oltre 160 addetti ai lavori, a livello internazionale. Nel nostro paese, per il 50% degli esperti presenti, si stanno facendo passi avanti contro i disturbi ossessivi compulsivi, ma c'è un peggioramento di oltre il 10% delle patologie legate ai disturbi alimentari e alla depressione derivanti dallo stress.
Lo scenario del futuro vede già ben definite le difficoltà a cui si andrà incontro: depressione, ansia e disturbi neuropsicologici legati al sonno e all’attenzione, dipendenze dalle tecnologie e disturbi neurocognitivi. Questo quadro viene è stato commentato dai professionisti provenienti dal vecchio continente, ma anche da Australia, Asia, e dalle due Americhe..
Quali saranno le malattie mentali del prossimi futuro a livello mondiale?
Per ben il 60% degli esperti, la maggiore preoccupazione deriva dalle nuove tecnologie e le dipendenze che innescano, in particolare per internet e gli smartphone. Altro allarme è dato dai disturbi di natura neurocognitiva, come la demenza e l'amnesia.
In Italia le sofferenze maggiori riguardano quelle legate al calo di attenzione e al sonno, ansie e depressione. In particolare, si è sostituita la compulsione alla durata ricorsiva.
Il presidente del Congresso, Ezio Benelli fa una riflessione sulla #salute a livello mondiale grazie al coinvolgimento tramite un questionario di importanti esperti.
Ne emerge che in Italia si sta verificando un aumento dei disturbi della nutrizione e della depressione reattiva. In particolare, e non è affatto un controsenso, queste si contano nelle regioni più industrializzate dove, ormai è sempre più evidente, la vita è peggiore per i ritmi di vita a cui si è costretti, e per lo stress quotidiano che si assorbe. Nel congresso emerge chiaramente che l’ansia sarà una delle malattie del futuro, quindi diventa fondamentale prevenirla attraverso, per esempio, il superamento della farmacoterapia e con un miglioramento dello stile di vita..
Oggi la società è definita da una industrializzazione postmoderna che fa male alla vita e alla qualità delle esistenze, portando così le persone ad affrontare diverse patologie che si devono poi curare. Fortunatamente, sembra ormai chiaro a livello planetario che il superamento di questo sistema, compreso l'abitare in grandi agglomerati metropolitani, siano le sfide del futuro
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)