Dagli energy drink alla dipendenza da alcol il passo è breve?
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Chi li beve una o più volte alla settimana ha un maggior rischio di sviluppare l'abitudine a bevute smodate
MILANO - Gli adolescenti e gli studenti sono fra i consumatori più convinti di energy drink: danno quella marcia in più per
stare svegli la notte a far baldoria o a studiare per il giorno dopo. Parecchi non disdegnano poco prudenti mix con gli
alcolici, per essere ancora più su di giri. Abitudini pericolose, stando ai dati di una ricerca che uscirà a febbraio su
Alcoholism: Clinical and Experimental Research di cui sono già stati diffusi i risultati online: l'uso assiduo di energy
drink sarebbe infatti legato a doppio filo a un maggior rischio di dipendenza dall'alcol.
STUDENTI - Amelia Arria, direttrice del Center on Young Adult Health and Development dell'università del Maryland, ha deciso
di studiare la questione perché le ombre sugli energy drink sono tante: contenuti non ben specificati, rischio di disturbi
correlati all'assunzione di caffeina (dall'ipertensione a insonnia, aritmie, nervosismo), pericolosa tendenza dei ragazzi che
li usano ad associarci l'alcol con effetti potenzialmente gravi. Tanto che la Food and Drug Administration ha deciso di
bloccarne la vendita di alcuni negli Stati Uniti, almeno fino a quando tali prodotti non saranno riformulati. Una decisione
applaudita perfino dalla Casa Bianca e forse necessaria, visto che pure i dati raccolti dalla Arria non sono per nulla
rassicuranti. La ricercatrice ha chiesto a mille studenti universitari di indicare il loro consumo di energy drink e di alcol
nei 12 mesi precedenti e ha scoperto che bere una o più volte alla settimana i drink a base di caffeina e taurina si associa
a un maggior rischio di ubriacature precoci, di bevute smodate e di dipendenza vera e propria dall'alcol.
ALCOL E CAFFEINA - Uno dei motivi alla base di tutto ciò è anche una delle maggiori preoccupazioni legate al consumo di
energy drink, ovvero la loro frequente associazione con l'alcol: «In questo modo i ragazzi si procurano quella che chiamiamo
"sbornia vigile" - spiega Arria -. La caffeina maschera la sensazione di ubriachezza ma non riduce i deficit indotti
dall'alcol, per esempio le difficoltà di coordinazione. Di fatto, ci si sente meno ubriachi di quanto si è in realtà e questo
può portare a un maggior consumo di alcol, oltre ovviamente a esporre a comportamenti pericolosi come la guida in stato di
ebbrezza». Il legame negativo fra energy drink e alcol sta tutto qui: i primi innescano una maggior tendenza a bere senza
freni, e da questo ai consumi eccessivi e alla dipendenza il passo è più breve di quanto si pensi. Ora la Arria vuole
definire meglio i motivi che spingono i ragazzi a mescolare alcol e bevande alla caffeina: secondo l'esperta molto dipende da
falsi miti che tuttora purtroppo incontrano credito tra i giovani (tanti credono che gli energy drink possano "ingannare" un
eventuale test del palloncino o far evitare le sbornie). Adesso negli Stati Uniti ci ha pensato la Fda a mettere un freno ai
consumi; in Italia però non c'è nessun divieto, per cui educare i ragazzi a non credere alle bufale e non mescolare caffeina
e alcol è ancora indispensabile.
Elena Meli