Dai social alle droghe, dallo sport al sesso: gli stili di vita degli adolescenti in un sondaggio
Dai social alle droghe, dallo sport al sesso: gli stili di vita degli adolescenti in un sondaggio
Il Centro Studi Leonardo Da Vinci è una delle sei scuole con cui Bergamonews ha concordato un progetto di alternanza scuola lavoro. Per prendere parte al “project work”, legato al progetto di Bgy (il giornale dei giovani), il compito della classe coinvolta è quello di scegliere un argomento da sviluppare nelle modalità più inclini alla loro fantasia: articolo, video, canzone, disegni e molto altro!
I ragazzi del Leonardo Da Vinci hanno condotto un’indagine sugli stili di vita degli adolescenti sottoponendo un questionario ad un campione indicativo di 300 adolescenti di cui il 57% maschi e il 43% femmine, compresi tra i 14 e i 19 anni. Ecco quello che hanno scoperto…
In tempi moderni il mondo giovanile ha subito diversi cambiamenti e in molteplici ambiti.
Questi cambiamenti spesso scaturiscono dalla voglia di cambiare il mondo, anche solo il proprio microcosmo, dopo un’infanzia e una prima gioventù tenute a bada.
Non serve specificare che il nostro universo giovanile è differente da quello dove sono cresciuti i nostri genitori, i quali faticano a comprendere appieno i cambiamenti tangibili che inevitabilmente la società globalizzata in cui siamo nati e cresciuti porta con sé.
Senza ombra di dubbio la grande rivoluzione è stata fatta dalla tecnologia, ma soprattutto dalla ricerca tecnologica: con l’avvento di Internet e dei personal computer, a cui negli ultimi anni si sono aggiunti i telefoni cellulari sostituiti in breve tempo dagli smartphone, si è segnato un grande salto in avanti per il progresso.
Lo sviluppo vero e proprio di essi è avvenuto nel Ventunesimo secolo, condizionando di fatto la vita di tutti gli adolescenti o ragazzi in generale, i quali possiedono un telefonino (presumibilmente uno smartphone) con il quale passano la maggior parte di tempo, non riuscendo a separarsene nemmeno per qualche ora. E’ la generazione dei “sempre connessi” ma che bada poco alle relazioni umane, concrete, quelle situazioni che la vita ogni giorno ci offre e che non torneranno più.
Con gli smartphone si è sempre collegati ai Social Network, ai siti di messaggistica istantanea, al web. Attraverso questi strumenti è possibile conoscere nuova gente, persone che abitano vicino a noi oppure chi abita dall’altra parte del mondo. Se usati in modo intelligente possono essere un’enorme risorsa per chi li adopera, mentre se usati in maniera spropositata possono creare danni anche gravi. Recente è la notizia di chat “segrete” di WhatsApp dove ragazze si scambiavano consigli su come diventare anoressiche e reprimere il senso della fame. Altro punto cruciale in un’età così delicata è l’aspetto fisico, il modo in cui apparire agli altri.
Dilaganti oggi giorno sono i fenomeni di anoressia e di bulimia correlati all’autolesionismo. Quando si sente parlare di questi fenomeni la domanda sorge spontanea: perché un ragazzo dovrebbe mettere a repentaglio la sua vita per il giudizio altrui? Si suppone che la risposta più ovvia sia quella che tutti vogliamo essere accettati, essere visti belli. Insomma, nella miglior versione di noi stessi ma senza sapere che la nostra miglior versione è quella originale, senza modificazioni, senza stravolgimenti.
Spesso, per essere accettati dal gruppo, si ricorre anche all’uso di droghe leggere (come la cannabis) o di droghe più pesanti (eroina, cocaina, droghe sintetiche). Si prova per gioco, per moda, a volte per curiosità, ma in qualche caso il “gioco” diventa poi uso, abuso e poi sfocia in una dipendenza vera e propria che porta i ragazzi a rovinarsi. Fondamentalmente anche questo è autolesionismo. C’è chi vorrebbe smettere ma non sa come fare, ha paura di chiedere aiuto agli adulti per paura di essere condannato e giudicato anche da loro.
Infatti nell’età adolescenziale si assiste a uno stacco tra genitori e figli, non si condividono più tante cose, i rapporti diventano duri e quasi circostanziali. Non è la consuetudine, ovviamente, si parla di casi estremi ma pur sempre rilevanti. Avendo un rapporto quasi staccato con essi è come se non ci fosse più l’abitudine a chiedere aiuto, a “farsi piccoli” accanto a qualcuno che può aiutarci e allora qualcuno preferisce andare avanti per la sua strada, soffrendo, forse, un po’ di meno. Importantissimi per gli adolescenti sono gli amici che si sostituiscono quasi alla famiglia, il rapporto è molto più libero perché ci sono meno inibizioni a parlare con chi condivide le tue stesse idee, i tuoi stessi problemi e le tue stesse preoccupazioni. Magari chi vive la scuola con te e con cui condividi quasi 6 ore al giorno.
I punti di ritrovo possono essere il bar, il pub, le discoteche e i locali vari, oppure una classicissima piazzetta il pomeriggio/tarda sera. Si esce spesso non solo nel weekend, capita di incontrare gli amici anche in settimana e trascorrere più ore fuori che dentro casa.
Anche la televisione o i siti per film in streaming hanno un ruolo non secondario nell’adolescente moderno. Gli stessi ideali di bellezza ci vengono inculcati attraverso questi mezzi di comunicazione. Negli anni Cinquanta del Novecento le donne mediterranee rappresentavano l’ideale femminile per eccellenza, mentre oggi le modelle tendono verso una magrezza spaventosa e assurda. Davanti alle telecamere finiscono anche delle nuove figure quali i fashion blogger/influencer e i cosiddetti Youtuber. Queste figure, definite professionali, sono capaci di influenzare un’ingente quantità di popolazione giovanile che tende così all’emulazione di questi personaggi. Alcuni di questi “imprenditori del Web” hanno aperto anche dei loro store online lanciandosi nell’e-commerce.
Le relazioni sentimentali sono vissute a seconda dei soggetti che le vivono. Ci sono persone, sia uomini sia donne, che non vogliono e non sono interessati ad impegnarsi in modo serio o quantomeno duraturo con una persona, interessati solo ad appagare i loro desideri carnali; al contrario ci sono persone che desiderano mettere “il cuore al sicuro” per un po’ e decidono di iniziare una relazione seria, importante. Non a tutti i ragazzi e ragazze interessa un giorno crearsi una famiglia e diventare genitori. Molto frequentemente non sanno nemmeno quale carriera intraprendere dopo la scuola, forse non avendo mai auto un appoggio che li indirizzasse verso ciò che è meglio per loro. La sessualità è vista sempre a seconda del soggetto, infatti ci sono persone coscienziose che vivono il rapporto sessuale come una cosa importante da non gettare con i primi che capitano, e persone meno coscienziose che la vivono in modo leggero e superficiale.
Recenti studi hanno riportato che negli ultimi due anni il trend percentuale di nuove persone infettate dal virus dell’Hiv è tornato a salire, rispetto a una curva discendente che aveva caratterizzato gli ultimi 25 anni. Questo implica una duplice considerazione: non si usano le dovute precauzioni durante i rapporti sessuali, spesso occasionali con persone che si conoscono poco e l’educazione sessuale, da molti ritenuta inspiegabilmente ancora un tabù, è poco conosciuta dagli adolescenti. Questa disinformazione è dovuta al fatto che ancora oggi per la nostra società il sesso rimane un argomento in parte scomodo quindi anche gli adulti, come i genitori, si vergognano a parlare di questa cosa con i loro figli. Anche avendo il supporto informatico il problema si ripresenta perché la società lo addita ancora come un tabù; così i rapporti sessuali sono vissuti spesso senza la necessaria conoscenza, esponendosi così al rischio di malattie veneree anche serie e difficilmente risolvibili.
D’altro canto noi siamo gli uomini e le donne del domani, rappresentiamo il futuro e sta a noi coglierlo, farlo fruttare, concedergli di cambiarci in meglio e di spiccare il volo oppure calpestarlo, sorvolarlo, ignorarlo e tarpagli le ali prima che esso possa spiccare il volo.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)