Depressione da Facebook: il Natale degli altri è sempre più bello
Depressione da Facebook: il Natale degli altri è sempre più bello
Favolose e luccicanti decorazioni, tavole imbandite con piatti degni di chef pluristellati, pacchetti perfettamente confezionati sotto alberi perfettamente addobbati, calici colmi pronti per il brindisi. E un’infinita carrellata di volti raggianti. Su Facebook il Natale appare sicuramente meglio di quel che è nella realtà. Ma non tutti ne sono consapevoli e c’è chi scorrendo le foto delle vacanze idilliache delle famiglie perfette finisce per deprimersi. Il rischio è reale secondo i sociologi dell’Università di Copenaghen che hanno dimostrato che un eccessivo utilizzo del più diffuso social network può rendere infelici, o per usare le loro parole «può avere un impatti negativi sul benessere emotivo e sul grado di soddisfazione nei confronti della vita». Ma, quella che a prima vista sembra una condanna alla creatura di Mark Zuckerberg con 1,65 miliardi di iscritti nel mondo, può anche essere letta, paradossalmente, come un invito a un uso più attivo del social network.
I più esposti al malessere psicologico sono, infatti, i cosiddetti “lurker”, i “guardoni” della Rete, i navigatori silenti che osservano a distanza ciò che accade agli altri senza lasciare tracce della loro presenza.
Sono loro che, post dopo post e foto dopo foto, si convincono sempre di più che l’erba del vicino sia più verde della loro e, sopraffatti dall’invidia, finiscono per rovinarsi le feste. La borsa di marca orgogliosamente mostrata a tutti gli amici di Facebook, le piste da sci innevate immortalate sui social, le romantiche serate davanti al camino condivise in Rete, possono trasformarsi per qualcuno in faticosi rospi da digerire che corrodono il fegato.
Per gli autori dello studio pubblicato su Cyberpsychology, Behaviour and Social Networking ci sono due soluzioni: evitare di frequentare i social network durante le settimane di vacanza, almeno fino a quando tutti non siano tornati alla meno invidiabile routine quotidiana, oppure diventare attivi e salire sulla giostra dei festeggiamenti via Facebook gettando il proprio contributo nella gara al rilancio dei momenti felici.
Gli scienziati danesi sono giunti alle loro conclusioni grazie a un esperimento piuttosto semplice. Hanno reclutato 1905 utenti di Facebook, per lo più donne (85%), con un’età media di 34 anni, 350 amici a testa, e una frequentazione del social network di almeno un’ora al giorno.
Il campione è stato diviso in due gruppi: al primo è stato chiesto di non usare Facebook per una settimana, al secondo di continuare a frequentarlo come sempre.
All’inizio e alla fine dell’analisi è stato distribuito a tutti i partecipanti un questionario con domande del tipo: quanto usi Facebook, quanti amici hai, quanto sei invidioso del successo e della felicità degli altri, quanti post pubblichi, quante volte visiti le pagine di altri senza intervenire.
Per sondare l’umore dei due gruppi, i ricercatori danesi si sono avvalsi di sistemi di valutazione codificati. Ai partecipanti è stato chiesto di giudicare il loro benessere emotivo rispondendo a domande sulla loro felicità, tristezza, invidia, depressione o gioia di vivere, secondo due scale, la Scale and the Positive Affect Negative Affect Scale (Panas) e quella del Center for Epidemiologic Studies Depression (Ces-D).
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.healthdesk.it/benessere/depressione-facebook-natale-altri-sempre-pi-bello
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)