Dipendenza da shopping compulsivo online
Dipendenza da shopping compulsivo online
Già nel 1915 lo psichiatra tedesco Emil Kraepelin identificò con il termine oniomania (dal greco onios = “in vendita,” mania = follia) l’ impulso a comprare qualsiasi cosa.
Le persone che presentano una dipendenza da shopping compulsivo non comprano più per il puro piacere di fare un nuovo acquisto ma riportano subito uno stato di tensione crescente per cui il desiderio di comprare si trasforma in un impulso irrefrenabile. Si acquistano oggetti di ogni tipo che molto spesso vengono subito messi da parte o buttati via e la persona prova profondi sensi di colpa e vergogna. Lo shopping compulsivo in quanto addiction presenta caratteristiche molto simili a quelle che possiamo trovare nelle dipendenze da sostanze:
- TOLLERANZA porta i soggetti che soffrono di shopping compulsivo a incrementare progressivamente il tempo e il denaro speso negli acquisti per alleviare la tensione che provano
- CRAVING ovvero l’incapacità a controllare l’impulso a mettere in atto il comportamento: la compulsione a comprare come alleviazione di un sentimento spiacevole
- ASTINENZA che produce un grande malessere nello shopper compulsivo che, per qualche motivo, si trovi impossibilitato a fare acquisti
Lo shopping compulsivo online è un fenomeno molto complesso: questo comportamento ripetitivo e incontrollabile assorbe completamente l’individuo, e provoca nella sua vita gravi conseguenze a livello finanziario, relazionale e familiare.
È stata in particolare la ricercatrice statunitense S.L. McElroy a occuparsi di shopping compulsivo online proponendo queste 4 caratteristiche come distintive delle persone che praticano lo shopping come una normale attività, da quelle per cui esso assume caratteristiche patologiche:
- La preoccupazione, l’impulso o il comportamento del comprare sono vissuti come irresistibili, intrusivi o insensati
- Il comprare frequentemente al di sopra delle proprie possibilità oggetti inutili (o di cui non si ha bisogno)
- La preoccupazione, l’impulso o l’atto del comprare causano stress, interferiscono significativamente con il funzionamento sociale e lavorativo o determinano problemi finanziari (indebitamento o bancarotta)
- Il comprare in maniera eccessiva non si presenta esclusivamente durante i periodi di mania o ipomania (in caso di disturbo dell’umore bipolare)
Specificatamente nello shopping on line alcuni elementi favoriscono l’insorgere della dipendenza:
- la possibilità di reperire su internet oggetti rari e inusuali
- l’eliminazione tramite la rete dell’intermediazione umana
- l’utilizzo delle carte di credito o di metodi di pagamento alternativi come il pay pal, che aumentano la facilità di acquisto on line e rinforzano la condotta di tipo compulsivo
- la possibilità di partecipare ad aste virtuali, un esempio è dato dal sito e-bay, specializzato in shopping e aste on line, che da qualche tempo ha aperto le porte all’alta moda con la presentazione in tempo reale dei pezzi delle sfilate di moda newyorkesi
Una interessante ricerca francese (Duroy et al, 2014) su un campione di studenti universitari parigini ha messo in evidenza come lo shopping online compulsivo possa essere definito come un vero e proprio disturbo comportamentale con specifiche caratteristiche di:
- perdita del controllo
- alterazione della motivazione
- impatto significativo sulla gestione del tempo e sulle finanze
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.istitutobeck.com/shopping-compulsivo
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)