Droghe sintetiche, preoccupa il boom di acquisti on-line
Droghe sintetiche, preoccupa il boom di acquisti on-line
Un fenomeno relativamente nuovo e per ora fuori controllo. In lieve diminuzione il consumo di eroina e oppioidi
Il mercato delle “nuove droghe”, quelle che si acquistano on line, è un mercato fuori controllo. Ed è cosa che preoccupa i servizi. Ai rischi delle droghe sintetiche si è accennato l'altra sera, quando l'Usl e il comune di Feltre hanno ufficializzato l'accordo per il nuovo sportello “ascolto e mutuoaiuto” gestito dalla neonata onlus Indaco. Le nuove droghe viaggiano su Internet sotto forma di concimi per piante, di profumatori per ambiente, di polivitamici dalla confezione accattivante, trasportati da corrieri ignari. Questo è al momento quello che si sa, a livello di forze dell'ordine e delle istituzioni. Ma il fenomeno è ancora sommerso dal punto di vista della clinica, cioè della rintracciabilità e riconoscibilità delle sostanze assunte agli esami del sangue, cosa che era emerso a un summit di due anni fa, organizzato dal primario di anestesia e rianimazione Del Monte.
Ma se Feltre allora non sembrava ancora interessata a questo fenomeno, le mode e i passaparola circolano anche in periferia. La conferma è arrivata dal responsabile del SerD, Vito Gallio, presente all'inaugurazione dello sportello Indaco presieduto da Deborah D'Alberto, con il direttore sociale e della funzione territoriale dell'Usl 2, Mario Modolo e con l'assessore alle politiche sociali Giovanni Pelosio che ha concesso in uso all'équipe di volontari la sede delle associazioni. Il dato sul consumo di eroina o oppiodi, da parte di assuntori già in carico al Sert, ha detto lo psichiatra, «non subisce variazioni di rilievo, anzi forse c'è una lieve diminuzione. Quello che ci preoccupa, invece, è l'esplosione delle nuove droghe, quelle sintetiche che si acquistano su Internet. Ci preoccupa perché il fenomeno è destinato ad aumentare ed è quasi completamente fuori controllo. Si tratta di droghe performanti che non lasciano subito le stigmate che siamo soliti vedere con alcool e oppiodi, e che ritardano il ricorso ai nostri servizi».
Preoccupa anche l'uso indiscriminato, cioè l'abuso, della tecnologia che resta più in ombra e non si connota subito come dipendenza «perché più assimilabile alla quotidianità e tollerato a livello culturale». Gallio ha incoraggiato l'associazione a sostenere in maniera efficace il lavoro del Sert. «Il target principale è quello delle famiglie che di fatto sono più restie a rivolgersi al Sert. Del resto noi consideriamo molto efficaci i gruppi di mutuo aiuto, si pensi all'Acat e agli alcolisti anonimi, senza i quali il lavoro dei Sert sarebbe monco».
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)