Energy Drink: parlano gli esperti
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Energy Drink: parlano gli esperti
Da ormai diversi anni sono arrivati in Italia gli Energy Drink che, proprio grazie alla loro composizione, facilitano un forte dispendio di
energia riducendo la percezione dello stato di affaticamento. Ma che cosa comporta tutto questo?
Il Dipartimento Politiche Antidroga afferma che queste bevande sono composte da ingredienti innocui se presi singolarmente, ma che diventano pericolosi se assunti in quantità elevate o abbinate ad altre sostanze. Inoltre, pur non trattandosi di bevande che presentano una spiccata tossicità, se assunte da soggetti sani, in determinate condizioni, possono essere pericolose per la salute. Questo, in alcuni soggetti predisposti, può causare infatti un aumento eccessivo della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa.
Giampaolo Landi di Chiavenna, Assessore alla Salute del comune di Milano, ha intenzione di sollecitare un'indagine sugli energy drink tramite
un'interrogazione ufficiale dell'Istituto Superiore di Sanità e afferma: "E' importante richiamare l'attenzione sulle conseguenze di un'
assunzione eccessiva di queste bevande che, se anche in sé non sono dannose, in una certa quantità possono avere un ruolo negativo nella dieta di un adolescente".
Una tra le più vendute è la Red Bull che contiene, oltre alla caffeina, alte quantità di glucuronolattone che è uno zucchero prodotto a
livello epatico durante il metabolismo glucidico. Su questo però non si è ancora riusciti a certificare l'effettiva dannosità causata dal
sovradosaggio di questo carboidrato.
Una bevanda energetica come la Red Bull contiene, in una lattina da 250 ml, 80-140 mg di caffeina che equivale a quella contenuta in una
tazza di caffè o a due lattine di cola. Tuttavia, le aziende del beverage stanno offrendo formulazioni con concentrazioni di caffeina molto
più elevate, si parla di 500 mg di caffeina contenuti in una lattina che superano abbondantemente la dose giornaliera consigliata.
Sulla rivista "Pediatrics" uno studio medico afferma che gli Energy Drink sono consumati dal 30% al 50% da adolescenti e giovani adulti.
Questo studio afferma che nei bambini e negli adolescenti sono stati riscontrati gravi effetti avversi, come crisi epilettiche, diabete,
anomalie cardiache e disturbi comportamentali. Le bevande energetiche non hanno alcun beneficio terapeutico, e molti ingredienti sono poco
studiati e non regolamentati. Nel breve termine, i pediatri devono essere consapevoli dei possibili effetti delle bevande energetiche in
popolazioni vulnerabili e occorre educare le famiglie sulle loro possibili conseguenze.
Un risultato ancora più pericoloso si ottiene se si abbina all'Energy Drink una bevanda alcolica, in quanto dà una sensazione di lucidità e,
alterando il grado di percezione, ne favorisce un maggior consumo. In secondo luogo, anche se la percezione soggettiva dell'ubriachezza di
una persona può essere ridotta dall'ingestione di caffeina, il tempo di reazione e la percezione sono ugualmente alterati. Inoltre, una volta
terminati gli effetti della bevanda energetica miscelati ad alcolici si avranno i classici e normali sintomi del dopo sbornia: vomito,
cefalea, sonnolenza, disequilibrio e disidratazione.
La pubblicità di bevande alcoliche contenenti caffeina spesso suggerisce che sono "stimolanti", alimentando la nozione popolare, ma non
corretta, che l'ubriachezza possa essere migliorata o del tutto scongiurata mescolando caffeina con alcool, anche quando la quantità di alcol
ingerito è estrema. Di conseguenza questo comporta un elevato grado di preoccupazione per la sicurezza e la salute delle persone che ne fanno uso. Essere in grado di percepire con precisione il livello di intossicazione è importante; una percezione inesatta, ad esempio, aumenterà la probabilità di incidenti automobilistici infliggendo danni a se stessi ad altri.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)