Energy drink: rischi e danni dietro l'effetto "up"
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Nell'ultimo decennio i consumi di Energy Drink sono cresciuti rapidamente, anche in virtù di campagne pubblicitarie indirizzate soprattutto al mondo giovanile. Spesso i nomi scelti per queste bevande sono ispirati ai fumetti (Daredevil), al mondo dello spettacolo ("Rockstar") o a quello del wrestling ("Tiger Shot") o, in alcuni casi, richiamano esplicitamente alcune sostanze stupefacenti ("Cocaine").
L'Unione Nazionale Consumatori in un recente rapporto ha evidenziato nel nostro paese la tendenza degli under 30 ad abusare di Energy Drink, consumandone anche 3-4 lattine alla settimana e associando la bibita ad alcol. Questo infatti è il nuovo modo di consumare gli Energy Drink, che solleva molte preoccupazioni tra le istituzioni e le organizzazioni che si occupano di salute pubblica. L'associazione di Energy Drink e alcol può dare al consumatore una sensazione illusoria di padronanza della situazione indotta dalla caffeina, che inibisce l'effetto sedante dell'alcol. In realtà lo stato di ebbrezza viene piuttosto mascherato, mentre segnali coma la fatica e la sonnolenza risultano attenuati ma, nonostante le apparenze, i riflessi sono rallentati e la coordinazione motoria ridotta.
Gli Energy Drink contengono sostanze nervine che facilitano un forte dispendio d'energia attraverso un incremento significativo della pressione sanguigna, della velocità di reazione e del metabolismo, riducendo in tal modo la percezione dello stato di affaticamento sia fisico che mentale. Tuttavia l'abuso di queste sostanze, in particolare da parte di target sensibili della popolazione come i giovani, le donne in gravidanza, persone affette da patologie cardiovascolari, può provocare effetti dannosi e intossicazioni. Per tale ragione, il Dipartimento Politiche Antidroga ha recentemente diffuso un comunicato stampa che sottolinea la necessità di adottare una linea più incisiva per controllare il fenomeno e regolamentare la commercializzazione di tali prodotti, anche attraverso la proposta della Società Italiana di Farmacologia di rendere obbligatoria la presenza sugli Energy Drink di avvertenze sulle modalità d'uso e sui potenziali rischi.