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Energy drink: scienziati e istituzioni concordano sulla necessità di porre un freno

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Fonte: Food and Drug Administration
Titolo originale e autori: Energy drink use may lead to alcohol dependence. Alcoholism: Clinical & Experimental Researc, Nov.

2010, early view-Arria AM, Caldeira KM, Kasperski SJ
La Food and Drug Adminsitration (FDA) ha deciso di intervenire sulla vendita di sette marche di bibite alcoliche aromatizzate

perché ritenute "pericolose per la salute pubblica". Secondo l'Agenzia governativa i prodotti in questione "promuoverebbero

il bere eccessivo" attraverso i disegni presenti sulle confezioni e i messaggi pubblicitari ad essi associati. Dopo una

revisione della letteratura scientifica esistente su questo tema l'FDA ha inviato una lettera alle aziende produttrici degli

energy drink sotto accusa, sollecitandoli a riformulare le confezioni e gli spot delle loro bevande entro 15 giorni, pena il

ritiro dal mercato.
Secondo uno studio di prossima pubblicazione sulla rivista Alcoholism: Clinical & Experimental Research condotto dall'

Università del Maryland (USA), gli energy drink stessi comporterebbero il rischio di sviluppare una dipendenza dall'alcol. I

risultati di un'indagine condotta su un campione di oltre 1000 studenti iscritti all'università ha dimostrato che, i

consumatori abituali di energy drink - ovvero coloro che ne bevevano più lattine per almeno 50 giorni nell'arco di un anno -

avevano più probabilità di ubriacarsi fin da giovani, di bere quantità molto più consistenti di alcol ogni volta che capitava

l'occasione e registravano un rischio statisticamente significativo di diventare forti bevitori o alcolizzati rispetto a

coloro che non consumavano quella tipologia di prodotti.
Il dato più allarmante dello studio è che, il mix di alcol e caffeina contenuti negli energy drink, provoca uno stato

mascherato di "non ebbrezza" tale da non consentire al soggetto di capire il livello della propria ubriachezza e da indurlo a

sentirsi in grado di assumere ulteriori alcolici o di compiere azioni rischiose come ad esempio, mettersi alla guida. In

Italia il campanello di allarme è scattato già qualche mese fa, quando, nel marzo 2010, il Dipartimento Politiche Antidroga

ha lanciato un comunicato stampa e attraverso il Sistema di Allerta Precoce, una Informativa sull'abuso di energy drink

soprattutto da parte dei giovani, ai Centri Collaborativi del Sistema, agli assessorati alla Sanità e alle Politiche sociali

e a numerose associazioni di Genitori per informare la popolazione sui rischi connessi all'abuso di tali bevande, in seguito

alla pubblicazione di uno studio scientifico sulle funzioni endoteliali e sull'aggregazione piastrinica, evidenziando come

l'abuso di tali bevande comportasse gravi alterazioni dei circuiti dei neurotrasmettitori del Sistema Nervoso Centrale,

alterando lo stato di vigilanza, della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa, costituendo un rischio per i

consumatori.
Redattore: Staff Dronet