Giovani e binge drinking: osservazioni
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ALCOL E MINORI: IL PARADOSSO DEI DISTRIBUTORI AUTOMATICI
Si parla molto dell'abuso di alcol tra i minorenni, ma le disposizioni adottate a livello nazionale per arginare il fenomeno risultato
insufficienti. Il sistema Italia è un sistema schizofrenico: gli esercizi commerciali sono sanzionabili per la vendita di alcolici a minori,
ma continuano ad esserci distributori automatici erogano lattine di birra, senza controlli, né limitazioni.
L'abuso di alcol tra i minorenni è un problema gravissimo, e le statistiche offrono numeri decisamente inquietanti. Circa il 20% dei ragazzi
tra gli 11 ed i 15 anni ha bevuto alcolici almeno una volta nell'ultimo anno, mentre tra le ragazze della stessa fascia di età, la
percentuale si attesta attorno al 15%. Nella fascia di età immediatamente superiore, 16-18 anni, i ragazzi che bevono alcolici con una certa
regolarità costituiscono addirittura la grande maggioranza.
Oggi, il divieto di vendere alcolici si limita ai minori di anni 16. Spesso, è proprio in famiglia che i più giovani ricevono una sorta di
"via libera" psicologico al consumo di alcolici anche in altre future occasioni "speciali", che poi assumeranno la frequenza della
quotidianità.
L'alcol ha notoriamente effetti nefasti sullo sviluppo fisiologico e celebrale dell'essere umano, soprattutto nei primi 20 anni di vita.
L'abuso di alcol è socialmente dannoso, perché oltre a incidere sulla salute, provoca una grave alterazione delle percezioni e dei
comportamenti, tale da mettere in pericolo oltre alla sicurezza di se stessi anche quella degli altri, favorendo atti di violenza, risse,
incidenti stradali.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)