Lo spaccio non è stato scalfito da lockdown e limitazioni
L'esperto: "Lo spaccio non è stato scalfito da lockdown e limitazioni"
Un consumo che aumenta, che comincia sempre prima e che spesso cumula sostanze diverse. È questo il quadro delle dipendenze che oggi si trovano di fronte gli psichiatri. La prima cosa che ha stupito, in questi mesi di emergenza, Daniele La Barbera, docente e direttore del reparto di Psichiatria del Policlinico di Palermo, è come tutta la rete dello spaccio non si stata scalfita neanche lievemente dai vari lockdown e dalle limitazioni. "I pusher portano tutto a domicilio - spiega - e quindi dimostrano un grande controllo del territorio".
Più in generale, rispetto a 20-30 anni fa è cambiato tutto. "Il consumo delle droghe comincia sempre prima, anche a 10-11 anni, spesso associata con l'alcool", aggiunge La Barbera che poi spiega come l'altra novità sia la trasversalità sociale delle dipendenze e delle sostanze, senza quelle associazioni alle quali eravamo abituati, ossia, per esempio, la cocaina per le classi borghesi. "Non c'è più alcuna distinzione".
E si fanno strada sempre di più sostanze come il crack e le droghe sintetiche, con i loro devastanti effetti neurologici.
(...omissis...)
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(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)