Milano, teatro del Buratto: debutta «Binge Drinking», storie giovanili sull'abuso di alcol
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Lo sballo del sabato sera,in un mondo di liquide incertezze
Debutta «Binge Drinking» del Buratto: storie giovanili sull'abuso di alcol
Stefano Panzeri ed Elisa Canfora
MILANO - Bevono, di tutto e in modo compulsivo, fino a stordirsi, specie al sabato sera. Hanno tra i 14 e i 20 anni. Si
chiama Binge Drinking ed è un fenomeno in aumento, che colpisce giovani di diverse provenienze sociali. Comune denominatore
un disagio interiore, un vuoto da colmare nelle relazioni interpersonali generato da un mondo dove conta solo il denaro e il
futuro appare incerto. A questo problema il Teatro del Buratto ha dedicato la sua nuova produzione, in scena da questa sera
al Teatro Verdi, nata da una ricerca sul campo e parte di un progetto più ampio che prevede incontri con operatori sociali,
educatori e psicologi. «Sono rimasta impressionata dai dati che mi ha fornito il professor Scafato, direttore
dell'Osservatorio nazionale sull'alcol», dice Renata Coluccini, autrice del testo con Mario Bianchi, e regista. «Anche
perché, mentre rispetto alla droga le posizioni sono chiare, rispetto all'alcol c'è condiscendenza culturale e personale del
tipo "tutti noi abbiamo preso una sbronza e non è niente di grave"».
Da questo spunto è partita la ricerca, fatta di film, letteratura sull'argomento, incontri con ragazzi, adulti, insegnanti,
le cui esperienze fanno la drammaturgia di «Binge Drinking-Mondo liquido», che racconta la storia di quattro ragazzi, di cui
uno, il più giovane, è ricoverato in attesa di un trapianto di fegato che forse non arriverà mai (nelle liste d'attesa gli
alcolisti scivolano agli ultimi posti). I tre amici, che da quel tunnel sono usciti, rivivono la settimana che ha portato
Jacopo all'autodistruzione, allo sballo del sabato sera. «Il rischio», continua la Coluccini, «era cadere nel giudizio
moralistico. La scrittura del testo è simile a una serie di istantanee di situazioni drammatiche ma anche ironiche. Nessuno
di loro è cattivo, solo non sono stati educati ai limiti e ai sentimenti, vivono in un mondo dove ci si urta senza mai
toccarsi». Elisa Canfora/Clara Terranova, Stefano Panzeri e Dario De Falco interpretano più ruoli su una scena essenziale,
fatta di trasparenze, dove i movimenti e la musica da discoteca suggeriscono il ritmo delle loro difficili vite interiori.
INFORMAZIONI: Teatro Verdi, ore 21, dom. ore 16.30, via Pastrengo 16, tel. 02.27.00.24.76-68.800.38, € 18-9, da stasera al 15
maggio
Claudia Cannella