Pre-loading: l'estremizzazione del binge drinking
Binge drinking, nuovo fenomeno tra i giovani
Il binge drinking (letteralmente “abbuffata alcolica”) è un concetto che tenta di semplificare e rendere oggettivo e misurabile un fenomeno complesso e multiforme, utilizzato nella ricerca per descrivere un consumo preciso di unità alcoliche, generalmente 5 o 6, in un’unica occasione. Sono state sviluppati due studi complementari. Il primo, svolto in 3 città italiane (Torino, Roma e Salerno), ha coinvolto in interviste individuali face-to-face 134 giovani (suddivisi in due fasce d’età, i 15-17enni e i 22-24enni) che hanno dichiarato di avere bevuto troppo nell’ultimo anno. Il secondo ha utilizzato il web, un approccio innovativo per gli studi alcologici, per rilevare giudizi e atteggiamenti prevalenti nei confronti del fenomeno, non solo dal punto di vista dei binge drinker ma della popolazione giovanile in generale. Per raccogliere queste informazioni è stato creato un forum online dove i visitatori di età compresa tra i 15 e i 24 anni sono stati invitati a commentare liberamente un video stimolo che rappresenta il fenomeno in esame. Sono stati analizzati 132 commenti pervenuti tra luglio e ottobre.
Un primo risultato indica che coloro che nelle survey sono accomunati dall’etichetta di binge drinker, espressione spesso tradotta con ‘consumatori a rischio’, non rappresentano una categoria di bevitori omogenea, ma appartengono a diversi profili di bevitori.
Ad esempio, alcuni sono abituati a concentrare le bevute in un arco temporale ristretto (specialmente i più giovani e gli appartenenti al ceto sociale medio-basso), altri a diluirle in più tempo (la maggioranza, costituita soprattutto dai più grandi) al fine di non ubriacarsi. Così come ci sono quelli che bevono a stomaco vuoto per sentire prima gli effetti dell’alcol, c’è anche chi conta tra le 5 o più bevute quelle consumate durante una cena con gli amici o i parenti. Questi risultati non possono che fare sorgere un ragionevole dubbio: se tutti questi profili possano legittimamente ricadere sotto la stessa definizione di binge drinker.
Una parte considerevole degli intervistati distingue nettamente binge drinking e ubriachezza sostenendo che bere 5 o più bevande in un’unica occasione non rende ubriachi ma brilli. Secondo la loro opinione questa modalità del bere porterebbe a uno stato di ebbrezza con alterazioni dell’umore e dell’attività inibitoria, ma senza una significativa limitazione delle capacità percettive e di comprensione del soggetto.
In genere i giovani bevono e si ubriacano più frequentemente per ragioni positive, cioè con l’intento di enfatizzare uno stato d’animo di per sé già positivo, che non per ragioni negative, cioè allo scopo di non pensare ai propri problemi o di superare il proprio senso di inadeguatezza. I motivi più frequentemente citati per bere tanto, la compagnia e il festeggiamento, sono gli stessi che da secoli contraddistinguono la tradizione del bere italiana.
La discoteca è uno dei luoghi più frequentati dai binge drinker, sia adolescenti che giovani, è il contesto dove si beve di più e più frequentemente ci si ubriaca. A descrivere situazioni di bere eccessivo in discoteca sono soprattutto gli adolescenti provenienti da famiglie con livello socio-economico meno elevato. La serata in discoteca è spesso preceduta da un bere preparatorio, quello che nei Paesi Anglosassoni è chiamato ‘pre-loading’, si beve prima di entrare per risparmiare sull’acquisto degli alcolici, ma anche per “scaldarsi” e arrivare in discoteca già “carichi” e pronti a ballare.
Una volta in discoteca la musica alta, il ballo e il caldo sono tutte caratteristiche che favoriscono il bere eccessivo, e per questo chi beve si organizza in modo da non dover guidare a fine serata.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.postmagazine.eu/binge-drinking-nuovo-fenomeno-tra-i-giovani/
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)