Università di Buffalo: il consumo di energy drink favorisce il consumo di alcol e farmaci
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Il consumo di energy drink favorisce il consumo di alcol e farmaci
Siamo usciti da poco dal tormentone del grande Vasco con l'abuso di farmaci che ci ritroviamo a leggere di uno studio del Research Institute
on Addictions dell'Università di Buffalo (Stati Uniti) pubblicato sul Journal of Caffeine Research, dal quale emerge che il 57% dei musicisti
è un consumatore abituale di energy drink.
Ma cosa c'entrano gli energy drink con i farmaci?
Lo studio, infatti, mette in evidenza la correlazione tra chi consuma energy drink e la probabilità maggiore di essere soggetto alle sbronze
(76% rispetto al 59% di chi non consuma bevande energetiche) e di consumare più farmaci (31% contro 13% dei non utilizzatori).
Sono stati coinvolti nello studio 226 musicisti dai 18 ai 45 anni di età, di cui il 36% professionisti.
Il 68% dei musicisti esagera con l'alcol almeno due volte l'anno e di questi il 74% soffre di problemi come postumi da sbronza, litigi per
l'ubriacatura, pentimenti relativi a ciò che si è fatto da ubriachi.
Lo studio ha fatto emergere anche che il 23% dei musicisti abusa di farmaci, il 52% di marijuana, il 25% di droghe psichedeliche e il 21% di
cocaina.
Secondo Katleen Miller, coautrice dello studio, lo stile di vita dei musicisti professionisti, caratterizzato da orari sregolati e poche ore
di sonno, li rende consumatori ideali di energy drink.
Attenzione, però, avvertono però gli esperti: l'elevato contenuto di caffeina aumenta gli episodi di ansia, irritabilità, insonnia e problemi
cardiocircolatori.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)