Italiani meno depressi: dopo 10 anni cala il consumo di psicofarmaci
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Italiani meno depressi: dopo 10 anni cala il consumo di psicofarmaci
Dopo un costante continuo aumento del consumo di farmaci antidepressivi a partire dal 2000, nel 2012 si è riscontrata una tendenza inversa, con un lieve calo. Gli italiani sono dunque meno depressi?
Italiani meno depressi, forse. Questo quanto potrebbero suggerire i numeri raccolti dal Rapporto Osservasalute 2013, in cui si legge che dopo la tendenza tutta in salita del consumo di antidepressivi dal 2000 al 2011, durante il 2012 si è invece riscontrata una “leggera discesa”.
L’aumento del consumo di questo genere di psicofarmaci aveva registrato un aumento drammatico a partire dall’anno 2000, in cui si attestava a una media di 8,2 dosi giornaliere per 1.000 abitanti, per arrivare a ben 36,9 dosi giornaliere nel 2011. Un dato che dimostra come la depressione sia un male sempre attuale, e che di certo la crisi economica e il lungo periodo di recessione hanno avuto la loro negativa influenza che si è protratta per diversi anni. E’ tuttavia chiaro che i fattori che possono far insorgere il male oscuro sono molteplici – e spesso hanno a che fare con la propria interiorità, piuttosto che con fattori puramente esterni.
Secondo gli esperti, l’aumento del consumo di antidepressivi degli anni scorsi potrebbe anche essere dovuto a una maggiore accuratezza delle diagnosi, una riduzione della stigmatizzazione delle problematiche depressive e un conseguente aumento dell’attenzione da parte dei medici di Medicina generale nei confronti della patologia. Anche la maggiore disponibilità di nuovi farmaci potrebbe essere motivi di questo aumento.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.lastampa.it/2014/04/17/scienza/benessere/medicina/italiani-meno-depressi-dopo-anni-cala-il-consumo-di-psicofarmaci-D1o3UUcSasC2RBQTQn6rEK/pagina.html
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)