Ansia da prestazione e consumo di alcolici: considerazioni
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Uomini e donne, tutti possono soffrire di ansia da prestazione sessuale. Questo problema, spesso ritenuto maschile perché
nell'uomo è accompagnato da problemi evidenti come difficoltà nell'erezione ed eiaculazione precoce, può, in realtà,
interessare anche la donna. Il mancato raggiungimento del piacere spesso ha un unico grande nemico: l'ansia.
Come per tutte le forme di ansia da prestazione, alla sua base ci sono la paura di affrontare la prestazione stessa e di
fallire. L'eventualità di sbagliare, di non soddisfare o di deludere il partner gioca un ruolo fondamentale in questo
processo.
Anche le tensioni all'interno della coppia, la paura del confronto con le esperienze precedenti del partner e forme di
depressione o insicurezza portano a un blocco.
D'altra parte anche lo stress e le preoccupazioni su altri problemi quotidiani, possono spostare l'attenzione impedendo di
concentrarsi sul compagno o sulla prestazione.
Manifestazioni fisiche di un disagio mentale
Sia le disfunzioni erettili, sia l'eiaculazione precoce possono dipendere esclusivamente dall'ansia alla base della quale
possono esserci vere e proprie problematiche fisiologiche.
Ma anche può accadere che i fattori psicologici si sovrappongano a problemi organici, amplificandoli.
Individuare la vera causa del problema è fondamentale per risolverlo e affrontarlo nel modo più opportuno.
L'erezione del pene è dovuta al rilascio della muscolatura liscia dei vasi sanguigni, che permette l'afflusso di sangue nei
cosiddetti corpi cavernosi.
Alcune malattie (come il diabete, l'ipertensione e patologie cardiovascolari), interventi alla prostata, l'assunzione di
certi farmaci, l'abuso di alcol, nicotina e alcune droghe possono ostacolare tale meccanismo.
Altrettanto importante può essere il ruolo giocato dall'ansia: entrare in uno stato di agitazione prima del rapporto sessuale
può far sì che l'erezione sia debole o, addirittura, assente.
Anche l'eiaculazione precoce può essere correlata all'ansia da prestazione. Raggiungere l'orgasmo prima della penetrazione o
subito dopo di questa è quasi sempre un problema di origine psicologica.
Attenzione, però, agli allarmismi eccessivi: in molti casi la brevità del rapporto può essere semplicemente dovuta a uno
stato di ipereccitazione.
Pillole o psicologo?
Ricorrere a farmaci che facilitino l'erezione può correggere il sintomo senza, però, eliminarne la causa. Infatti le medicine
attualmente disponibili sono in grado di indurre l'erezione promuovendo l'afflusso di sangue al pene attraverso l'inibizione
della contrazione della muscolatura liscia dei vasi sanguigni del pene.
Se, però, la disfunzione è secondaria a un'altra patologia, soltanto curando quest'ultima si potrà risolvere realmente il
problema. Recenti studi hanno rivelato che questi farmaci aiutano a migliorare la fiducia in se stessi e quindi le
prestazioni, se la disfunzione è di origine psicologica.
In ogni caso, è sempre meglio rivolgersi prima di tutto a uno specialista: andrologo o urologo, oppure psicologo o
sessuologo, a seconda dei casi.
Inoltre, questi farmaci devono essere prescritti da un medico, che saprà indicare il prodotto più adatto alle diverse
situazioni.
Quando a soffrirne è la donna
Meno noto, ma piuttosto frequente, è il problema dell'ansia da prestazione nelle donne. A soffrirne è un'italiana su cinque.
In questo caso il meccanismo di blocco è molto più psicologico e introspettivo che fisico, e non corrisponde necessariamente
a un'incapacità di portare a termine il rapporto quanto, piuttosto, all'instaurarsi di un senso di disagio.
La paura di una possibile gravidanza e delle malattie sessualmente trasmissibili frena, spesso, il desiderio. Anche la
routine, uno stile di vita troppo stressante e la paura di deludere il partner possono portare a mancanza di concentrazione e
vaginismo e impedire il raggiungimento dell'orgasmo.
Secondo gli esperti anche uno stile di vita sempre più simile a quello dell'uomo, con l'abitudine al fumo e al consumo di
alcolici, nonché una dedizione eccessiva al lavoro, contribuiscono al diffondersi di questa problematica anche nell'universo
femminile.
Il rischio maggiore è corso dalle donne in cui il ciclo mestruale è più abbondante e può causare anemia. Inoltre, alla base
del problema possono esserci forti sbalzi ormonali.
Per questi motivi un valido aiuto può arrivare dall'assunzione della pillola anticoncezionale, soprattutto della cosiddetta
pillola bio, in commercio in Italia da circa un anno, che aiuta in modo specifico a superare questi disturbi.
Oltre all'eventuale intervento medico, è fondamentale condividere il problema con il proprio compagno per migliorare
l'intimità. Confidenza, ironia, complicità e atmosfera possono favorire l'intesa.
Mens sana in corpore sano
Che il problema sia maschile o femminile, oltre che dai supporti medici e psicologici, un grande aiuto può derivare da uno
stile di vita sano, sia dal punto di vista della dieta, che deve essere ricca di antiossidanti e povera di grassi, sia per
quanto riguarda il sonno, il relax e l'attività fisica, che facilitano l'eccitazione.