Ecco perché il nostro cervello ha una marcia in più
Ecco perché il nostro cervello ha una marcia in più
Una scoperta italiana apre la strada a nuovi sviluppi dell’Intelligenza artificiale
Il nostro cervello è più complicato di quanto si pensasse. Ed è una buona notizia. Si è sempre ritenuto che nel sistema nervoso il flusso di informazioni scorresse solamente da una a un’altra sinapsi (le sinapsi sono i “ponti” che connettono i neuroni, le cellule base del nostro encefalo). Insomma che passasse dalla sinapsi A alla sinapsi B nello stesso modo in cui la corrente va dalla presa alla spina, ma sorpresa: le connessioni esistono anche tra spine e spine e questo aumenta di molto il numero dei link a nostra disposizione e potenzia le capacità di memorizzazione. La scoperta che le sinapsi lavorano anche in parallelo è dovuta al team guidato da Andrea Barberis, dell’ITT, Istituto Italiano di Tecnologia (12 centri in Italia e due negli Usa), ed è stata recentemente pubblicata sulla rivista internazionale Neuron.
Modello vincente
«Questo efficiente sistema - spiega Barberis - può essere d’ispirazione per la realizzazione di nuove forme di intelligenza artificiale». E chiarisce: «Possiamo immaginare il nostro sistema nervoso come una squadra di calcio in cui i giocatori, cioè le sinapsi, si passano la palla non solo in direzione della porta, ma anche tra giocatori della stessa linea. E poiché il passaggio da sinapsi a sinapsi è passivo, in quanto avviene per diffusione, è a basso dispendio energetico. Se riuscissimo a implementare questo tipo di passaggi su macchine, non solo queste macchine penserebbero in modo più simile a noi - ma lavorerebbero a basso costo. Oggi l’intelligenza di un robot funziona grazie a un miliardo di transistor, quella umana può contare su centomila miliardi di sinapsi, consuma circa un quinto della potenza elettrica, ma sviluppa il doppio delle operazioni al secondo».
Il futuro
«Certo - conclude Barberis - dovranno passare anni, un decennio forse, per vedere tradurre in pratica i risultati della nostra scoperta, ma abbiamo fatto un passo avanti in direzione della “biomimetica” e cioè della riproduzione in sistemi artificiali di quello che capita in natura.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.corriere.it/salute/neuroscienze/17_agosto_30/nostro-cervello-ha-marcia-piu-8b4ed084-8d8c-11e7-9464-bd6d9adf1594.shtml
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)