Estate: boom di ansiolitici e antidepressivi
In estate è boom di ansiolitici e antidepressivi, altro che vacanze!
Secondo gli esperti a giugno e settembre c’è un “netto aumento delle prescrizioni” di psicofarmaci.
Estate: tempo di ferie, vacanze, gite fuori porta e… antidepressivi. Già perché la bella stagione, al contrario di quanto si possa pensare, sembra avere notevoli ripercussioni negative sulla psiche delle persone. Secondo gli esperti infatti è proprio durante la calda stagione che c’è un incremento dei disturbi mentali, come testimonia Claudio Mencacci, past president della Società italiana di psichiatria nonché direttore del Dipartimento di salute mentale e neuroscienza dell’Asst Fatebenefratelli - Sacco di Milano: “L’estate è solo in apparenza una stagione di relax, In realtà da giugno a settembre registriamo un netto aumento delle prescrizioni di ansiolitici e antidepressivi” sostiene Mencacci, “Si tratta infatti di mesi ‘caldi’ per alcuni disturbi mentali”.
E stando ai dati dell’Agenzia italiana del farmaco sono proprio giugno e settembre (insieme a gennaio) i mesi dove si registrano la maggior parte di acquisti nelle farmacie territoriali di benzodiazepine, psicofarmaci con capacità sedative, ansiolitiche e ipnotiche. Secondo i dati del 2015 infatti ogni 1000 abitanti la dose giornaliera (Ddd) è di 60,2 a gennaio, 57,4 a giugno e 60 a settembre contro ad esempio i 50,5 di marzo e i 47,2 di dicembre. Si tratta di “un andamento influenzato dalle procedure di acquisto da parte delle farmacie” dicono dall’Aifa, che è “coerente con quanto vediamo nella pratica quotidiana” precisa Mencacci: “Ad aumentare nei mesi caldi sono in particolare il disturbo d’ansia e panico, i disturbi del sonno, i comportamenti aggressivi e le fasi maniacali del disturbo bipolare” sottolinea lo psichiatra. In altre parole “l’estate, al di là degli idealismi, è un momento critico per la psiche, in particolare per quanto riguarda l’ansia e il sonno. Ecco perché si consumano più della media benzodiazepine, antidepressivi e ansiolitici per dormire” dice Mencacci.
“Anche il fatto di rivoluzionare le proprie abitudini e magari ritrovarsi a dover organizzare un viaggio o una vacanza può destabilizzare e scatenare ansia. Lo testimonia l’aumento delle situazioni di urgenza negli ospedali, ma anche il maggior consumo di alcolici e sostanze stupefacenti che si registra in estate è ‘spia’ di un malessere da non sottovalutare” spiega l’esperto.
Ma perché proprio in estate? “Il gran caldo incrementa in maniera significativa la frequenza di alcuni disturbi mentali. Manifestazioni spia di uno stato di eccitazione cerebrale che ormai ben sappiamo legato anche all’esposizione alla luce, oltre che alle temperature” conclude Mencacci.
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(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)