I disturbi depressivi e di ansia prevedono la prima incidenza di disturbi da uso di alcol
I DISTURBI DEPRESSIVI E DI ANSIA PREVEDONO LA PRIMA INCIDENZA DI DISTURBI DA USO DI ALCOL
I disturbi depressivi e di ansia possono prevedere la prima incidenza di abuso di alcol e dipendenza da alcol.
Lo studio NESDA ( Netherlands Study of Depression and Anxiety ) ha individuato le persone ad aumentato rischio di sviluppare abuso di alcol o dipendenza da alcol considerando l’eterogeneità dei disturbi depressivi e d’ansia, e ha esplorato il ruolo di altri fattori di rischio.
In un ampio campione di persone con e senza disturbi depressivi o d’ansia DSM-IV basali ( n=2.676; 18-65 anni; valutati nel periodo 2004-2007 ), i primi episodi di abuso di alcol e dipendenza da alcol DSM-IV nel corso di 4 anni di follow-up sono stati considerati come esiti primari.
Sono stati valutati lo stato ( risolto o attuale ), la gravità e il tipo ( disturbi specifici ) dei disturbi depressivi e d’ansia, così come altri fattori di rischio, come ad esempio fattori sociodemografici, di vulnerabilità e correlati alla dipendenza.
I tassi cumulativi di prima incidenza di abuso di alcol e dipendenza da alcol sono stati, rispettivamente, 2.0% e 3.0%.
Le persone con depressione o ansia, non risolta, sono ad aumentato rischio di una prima incidenza di dipendenza da alcol ( hazard ratio, HR=2.69 ), ma non di prima incidenza di abuso di alcol ( HR=0.55 ).
Anche se questa associazione non è stata subordinata al tipo di disturbo, i tassi di prima incidenza di dipendenza da alcol sono progressivamente aumentati con il numero di disturbi di depressione e d’ansia ( HR per aumento di SD =1.65 ).
In particolare i problemi di alcol sottosoglia ( P minore di 0.001 ), ma anche recenti eventi di vita negativi ( P=0.06 ), hanno rappresentato altri predittori indipendenti di prima incidenza di dipendenza da alcol.
(...omissis...)
Boschloo L. et al,
J Clin Psychiatry 2013; 74: 1233-1240
Psyche2013
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.cesda.net/?p=8766
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)