Insonnia e depressione: l'identikit del bullo
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Un recente convegno disegna il profilo psicologico degli adolescenti aggressivi. Spesso dormono poco, spesso trascorrono molte ore davanti ai videogiochi. Hanno comportamenti sessuali più disinvolti e talvolta sono affetti da bulimia o anoressia. Ecco i consigli degli esperti
Presentano quasi ogni notte disturbi del sonno, a scuola fanno la voce grossa con i compagni più deboli da ridicolizzare; bevono senza limiti, pretendono sempre tutto e subito: telefonini e playstation, vestiti firmati, soldi. I motivi? Ottenere maggiore popolarità all'interno del gruppo, la voglia di riscattarsi o vendicarsi, o più semplicemente divertirsi per passare il tempo e vincere la noia.
Sono i bulli di nuova generazione, sempre più aggressivi, sempre più giovani. Di loro si è parlato al convegno "Bullismo", organizzato dalla Commissione nazionale per la prevenzione del disagio e del bullismo svoltosi all'ospedale Fatebenefratelli di Milano.
Coordinato da. Luca Bernardo - direttore della divisione pediatrica del Fatebenefratelli - e da Claudio Mencacci - direttore del dipartimento di neuroscienze allo stesso ospedale - il convegno si è proposto di affrontare i disturbi del sonno nei soggetti in età infantile e preadolescenziale correlati a comportamenti aggressivi e violenti.
"Il sonno - spiega Claudio Mencacci - è il più grande protettore del cervello. Se si altera questo meccanismo aumentano i comportamenti a rischio e i disturbi. I giovanissimi non dormono più di sette ore a notte e vanno a letto sempre più tardi: soprattutto durante il fine settimana tirano l'alba o fanno le ore piccole davanti ai videogiochi. Questa deprivazione può aumentare la ricerca di comportamenti di sensation seeking (abuso di alcolici o sesso senza protezioni)".
I giovanissimi che soffrono di insonnia manifestano spesso anche problemi legati al fenomeno del bullismo, definito come l'oppressione psico-fisica ripetuta nel tempo da una o più persone nei confronti di altre percepite come più deboli: in Italia si è bulli già a 7-8 anni (con il 28% degli studenti che nelle scuole elementari rimane coinvolta in episodi di violenza). L'incidenza diminuisce alle scuole medie (20%) e alle superiori (15%). Il comportamento da bullo è in genere più diffuso fra i maschi (53%) che nelle femmine (38%), sebbene le ragazze presentino una maggiore quantità di disturbi rispetto ai ragazzi (32% contro 19%).