International Journal of Epidemiology: correlazioni tra depressione e consumo di alcol
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Una ricerca inglese ha evideziato un legame tra malattie vascolari, e quindi rischio di infarto, e abitudini di vita troppo "tranquille".
"L'unica cosa terribile al mondo è la noia, Dorian. È l'unico peccato per cui non c'è perdono." (Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray)
Un "peccato", pare, letale. Almeno questo è ciò che sostiene una ricerca pubblicata su "International Journal of Epidemiology", svolta dagli studiosi dello University College di Londra, secondi i quali morire di noia non è solo un modo di dire. Infatti uno studio eseguito su oltre 7.000 persone per 25 anni ha dimostrato un forte legame tra malattie cardiovascolari e noia. Le persone che dicono di annoiarsi nella vita hanno un rischio doppio di morire d'infarto rispetto a chi conduce un'esistenza piena. Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Elena Corrada, responsabile dell'Unità di Cura coronarica di Humanitas.
Dott.ssa Corrada, cosa pensa riguardo a questa ricerca? Esiste secondo lei un legame tra noia e cuore?
"Sicuramente. Correlazioni tra noia e prognosi cordiovascolare sono già state segnalate per esempio nei pazienti infartuati. E' emerso che, dopo un infarto, chi è affetto da forme di noia o depressione ha minore probabilità di sopravvivenza rispetto a chi non ne soffre. Per quanto riguarda la ricerca dello University College di Londra, è stata sviluppata in un arco di tempo molto lungo; è difficile stabilire una correlazione tra uno stato d'animo e un evento in un periodo così dilatato. Comunque nel breve il fatto che questo legame sia possibile si è già verificato".
Influisce anche lo stile di vita che può avere un soggetto annoiato o depresso?
"Una persona che si annoia o un depresso può adottare stili di vita malsani come ad esempio eccesso di fumo o di alcol, scarsa attività fisica, alimentazione abbondante, insufficiente o comunque scorretta. Comportamenti simili aumentano sicuramente il rischio cardiovascolare".
Ci sono fasce d'età più soggette alla noia o che comunque si prestano maggiormente all'interazione tra stato psicologico e fisico?
"Per quanto riguarda la noia è più un ragionamento di buonsenso che di dati pratici: nei giovani in cui le aspettative di vita sono maggiori l'influenza dello stato psicologico può avere maggior peso. Tuttavia esistono dei casi legati agli spaventi che si chiamano cardiomiopatie da stress che colpiscono soprattutto le donne anziane che quando hanno un grosso dispiacere arrivano in ospedale presentando un quadro clinico simile a quello dell'infarto anche se poi non è il caso classico. In questi casi si ha una forte interazione tra lo stato psicologico e il sistema cardiovascolare"