Neuron: depressione e uso di droghe, un legame a doppio filo
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Depressione e uso di droghe, un legame a doppio filo
È ormai noto e dimostrato che un disturbo dell'umore può aumentare il rischio di consumo di sostanze psicoattive; ora è stata dimostrata
anche la relazione inversa, ossia che il consumo di droghe può aumentare la vulnerabilità individuale a patologie legate allo stress. Uno
studio pubblicato sulla rivista Neuron dimostra che, in un modello animale, l'uso ripetuto di cocaina aumenta la gravità della depressione e
identifica il meccanismo che sottende a questa vulnerabilità mediata da adattamenti neurali indotti dalla cocaina, che alterano le successive
risposte allo stress. I ricercatori hanno individuato il meccanismo chiave che collega l'esposizione alla cocaina ad una maggiore
vulnerabilità allo stress nella metilazione dell'istone H3 nel nucleo accumbens, area cerebrale significativa nei processi di ricompensa. La
somministrazione ripetuta di cocaina ai topi ha avuto l'effetto di ridurre i livelli di demetilazione della lisina 9 dell'istone H3,
aumentando i comportamenti depressivi. Allo stesso modo, una riduzione mediata dell'istone metiltransferasi G9a nel nucleo accumbens aumenta la suscettibilità, mentre una sua sovraespressione dopo l'esposizione alla cocaina proteggerebbe i topi dallo stress. Tale resistenza è stata possibile attraverso la repressione nel nucleo accumbens di un fattore (BDNF-TrkB-CREB), che è attivato dall'esposizione ripetuta alla
cocaina o allo stress. Di conseguenza, l'identificazione dei meccanismi comuni di regolazione può contribuire allo sviluppo di nuove terapie
per la dipendenza e la depressione.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)