Ho messo al mondo due figli, ma uno l'ho ucciso io... a 14 anni ho deciso di comprargli una moto 125 cc. e si è ucciso... Mi sono maledetto... Ho ripreso a farmi e a bere... Non mi lavavo più, non mangiavo più, mi facevo solo schifo...
Ho ripreso a farmi e a bere... Non mi lavavo più, non mangiavo più, mi facevo solo schifo... CUFRAD OPINIONI ESPERIENZE TESTIMONIANZE. LA MIA OPINIONE SUL CUFRAD, LA MIA ESPERIENZA AL CUFRAD, LA MIA TESTIMONIANZA SUL CUFRAD. DROGA ALCOL ALCOLISMO TOSSICODIPENDENZA FAMIGLIA.
Sono qui al CUFRAD... finalmente ho fatto per me qualcosa di buono, ma c'è ancora qualcosa che mi manca: riallacciare i rapporti con mia figlia. Non posso aiutarla e lei non può aiutare me. Le ho scritto una lettera, ma non so più nulla di lei... non ho il suo indirizzo quindi a chi la devo spedire? Forse la lettera che le ho scritto è servita più a me per fare chiarezza su quello che vorrei ora dalla vita e su quanto mi sono costati tutti gli errori che ho commesso.
Avevo tutto quello si può desiderare dalla vita. Sono cresciuto in un quartiere in cui ho iniziato a spacciare e trafficare in mercati di vario genere.
Sono diventato il boss in poco tempo ed ero famoso tra i miei coetanei di quelle parti.
La ragazza che poi è diventata mia moglie non aveva niente a che fare con questo giro malato di spaccio. Assolutamente contraria all'uso delle sostanze, probabilmente si è innamorata di me per quello che ero diventato, per il ruolo che mi ero costruito nel tempo.
Con lei ho capito che non mi serviva drogarmi per stare bene ed infatti per un certo periodo ho smesso.
È rimasto però in me questo desiderio di sfidare la vita, al punto da rovinare la mia e quella di tutte le altre persone della famiglia...ho messo al mondo due figli, ma uno l'ho ucciso io. Quando aveva 14 anni ho deciso di comprargli una moto 125 cc. Sapevo che quella moto l'avrebbe per legge potuta guidare solo compiuti i 16 anni, ma a me piaceva farlo sentire grande, rispettato dagli altri, un po' un bulletto come ero io ai tempi. Appena messa in moto, si è ucciso. È morto, ed è morto per colpa mia. Lo sapevo che non si poteva, lo sapevo... Sono pieno di sensi di colpa.
Mia moglie non mi ha perdonato, anzi mi detestava. Avrebbe preferito fossi morto io al posto di mio figlio e questo pensiero ha toccato più volte anche me.
Per un periodo sono stato un uomo distrutto, senza dignità né voglia di vivere.
Mi sono maledetto un sacco di volte.
Ho ripreso a farmi e a bere.
Mi autodistruggevo perché non avevo la forza di chiudere definitivamente con la mia vita...
Non mi lavavo più, non mangiavo più, mi facevo solo schifo.
Poco tempo dopo ho sepolto anche mia moglie: si è lasciata morire dopo che gli hanno diagnosticato un tumore.
Anche per questo ero pieno di sensi di colpa.
Lo sapevo che ero stato io con quella infame decisione a toglierle tutto l'amore per la vita.
E allora di nuovo bere e droga, bere e droga...
Un giorno mi sono guardato allo specchio, ho visto la mia immagine riflessa e mi sono detto: non posso essere io quello che vedo... chi sono diventato?
Così ho pensato di chiedere aiuto... ma mi manca ancora quello di mia figlia. Spero tanto di poterla riabbracciare...