Le mie labbra sono sempre rimaste chiuse e le parole vi morivano all'interno, perchè ho tanta rabbia... non sono stata capace di urlare il mio dolore né al mostro che abitava in mio padre né a mia madre, anche lei sempre ubriaca e...
Non sono stata capace di urlare il mio dolore né al mostro che abitava in mio padre né a mia madre, anche lei sempre ubriaca e buttata a letto... CUFRAD OPINIONI ESPERIENZE TESTIMONIANZE. LA MIA OPINIONE SUL CUFRAD, LA MIA ESPERIENZA AL CUFRAD, LA MIA TESTIMONIANZA SUL CUFRAD. DROGA ALCOL ALCOLISMO TOSSICODIPENDENZA FAMIGLIA.
Ripenso alla frase: "La tua bocca sia il carcere della tua lingua", perchè mi calza a pennello, la mia bocca è il carcere della mia lingua.
Io sono una persona che parla pochissimo, esprime a fatica la propria opinione e solo dopo una grossa insistenza e, spesso, non lo fa nemmeno dopo vari tentativi.
È questo il mio problema: io non parlo.
A volte avrei voluto parlare, esprimermi, condividere con altri le mie emozioni, ma le mie labbra sono sempre rimaste chiuse e le parole vi morivano all'interno.
Una cosa in particolare, che mi fa rabbia ancora adesso, è il non essere stata capace di dire, anzi urlare, il mio dolore a quello là, al mostro che abitava in mio padre.
E anche a mia madre, anche lei sempre ubriaca e buttata a letto. Un letto diverso rispetto a quello di mio padre perché loro non potevano stare insieme nella stessa stanza senza ammazzarsi di botte.
Avrei voluto che la mia bocca si spalancasse per chiedere aiuto, comprensione, attenzione ma soprattutto per richiedere amore alle due persone che mi avevano messa al mondo.
Da allora, ed ancora oggi, faccio molta molta fatica a dire ciò che penso, ciò che credo, ciò che provo. Come se non servisse, come se non ci fosse nessuno ad ascoltarmi, così come non c'era nessuno quando ero piccola.
L'alcol è stato per me uno strumento che ho usato perchè mi aiutava ad essere meno timorosa e riservata, mi aiutava a lasciarmi andare, mi aiutava a far uscire le parole che altrimenti avrei soffocato dentro me.
Purtroppo non nego che ancora adesso, dopo un periodo di comunità, in tante situazioni vorrei che ci fosse da bere vicino a me, per potermi lasciare andare e vivere senza questa angoscia che mi paralizza... Ho paura.
Ho molta paura di non riuscire a esprimermi in altri modi...