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Feste dei collegi: i locali dicono basta all'alcol senza limiti

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Feste dei collegi: i locali dicono basta all’alcol senza limiti

Niente consumazione illimitata nelle feste dei collegi. O almeno in quelle ospitate da locali della provincia di Pavia. Il calendario è in continuo aggiornamento, la stagione delle feste è iniziata già questa settimana. Ma con una novità rispetto allo scorso che riguarda proprio le limitazioni nelle vendita di alcolici. Un percorso istituzionale durato un anno e iniziato la scorsa estate dopo le polemiche in seguito ad alcune feste che si erano concluse con il piazzale della stazione ridotto a una latrina (era stato il caso del Golgi), con tre studenti in coma etilico (dopo il party del Fraccaro) e cinque ragazzi in ospedale dopo quello del Sant’Agostino. Ma agli universitari la soluzione anti alcol non è piaciuta.

«E’ una decisione che è stata presa da tutte le sale da ballo e dalle discoteche – spiega Luca Manenti, segretario Fipe Ascom, Federazione italiana pubblici esercizi – L’obiettivo è offrire occasioni di svago in posti sicuri, a norma di legge, per evitare che il divertimento travalichi in altro». «A noi interessa che le cose vadano bene, ma questo solo in parte dipende dalle consumazioni – spiega Giuseppe Faita, presidente dell’Edisu, l’ente per il diritto allo studio che coordina la rete dei collegi – ci vuole più attenzione, siamo nella direzione giusta». «Molti collegi si stanno omologando alle indicazioni dei locali che prevedono solo tre consumazioni – spiega Sergio Giarrana, studente del collegio Spallanzani – Le feste dei collegi sono sempre state a consumazione illimitata, per distinguerle dalle altre serate. Il punto è che non cambia niente: se uno vuole ubriacarsi compra altre consumazioni. Stanno cercando di limitare gli studenti». «Tutto è possibile, è vero, ma non all’interno dei locali – ribatte Manenti – ci sarà controllo e al banco non daranno più di tre consumazioni». Il presidente dell’Edisu Faita l’anno scorso aveva scritto a tutti i rettori dei collegi per cercare insieme una soluzione. «Il limite alle consumazioni serve a evitare l’assunzione smodata di alcol – spiega Luca Manenti – noi di Ascom siamo anche all’interno del Tavolo permanente sulle dipendenze, organizzato dal Comune, la decisione presa va in questa direzione. Purtroppo ci sono state situazioni di abuso di bevande alcoliche che hanno portato a episodi spiacevoli». Qualche segnale era arrivato già nei mesi scorsi: impossibile organizzare le feste in cascina per le autorizzazioni e le norme di sicurezza, impossibile farle in collegio visto il numero di persone («che abbiamo chiesto di ridurre», precisa Faita) e quindi i locali sono l’unica alternativa rimasta. Secondo le loro regole. Il collegio Valla per esempio farà la festa al SoleLuna, biglietto a 15 euro con 3 consumazioni; il Green Park di Borgarello con 20 euro darà 3 consumazioni le successive costeranno 3 euro; il Fraccaro andrà al Fontanile di Redavalle: 18 euro per 4 cocktail.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)