Trento: promozione e sensibilizzazione
Trento: promozione e sensibilizzazione
Una legge che affronta il problema giovani e alcol non dal punto di vista dei divieti e delle sanzioni, ma che individua un modello possibile di aggregazione sociale ‘alcol free, che scommette sull'educazione, sulla prevenzione e sulla sensibilizzazione e che dà al tempo stesso un segnale nuovo anche all'attività imprenditoriale, prevedendo incentivi per chi sceglie di offrire occasioni di socialità e divertimento senza la presenza di bevande alcoliche". Così l'assessore all'industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi riassume l'aspetto più qualificante della nuova legge approvata dal Consiglio provinciale concernente misure per la tutela dei minori dall'abuso di bevande alcoliche.
L'approvazione del disegno di legge è soprattutto "una misura pensata per i minori" e che fa del Trentino la realtà territoriale più avanzata a livello nazionale su questo fronte. Una proposta nel suo complesso innovativa che, consapevole degli alti costi sociali connessi all'abuso dell'alcol, vuole affrontare questa delicata problematica con un approccio il più possibile integrato e non meramente proibizionistico. Sì pertanto ai divieti ed alle sanzioni (doverosamente graduate e proporzionate), ma sì anche agli incentivi ed alla diffusione di stili di vita più attenti alle esigenze della salute e della sicurezza e soprattutto sì ad azioni e campagne di sensibilizzazione, con il coinvolgimento delle famiglie, nei confronti dei ragazzi a partire fin dai primi anni di scuola.
La nuova legge è la risultante di un'intesa che ha portato alla ridefinizione del disegno di legge presentato nel luglio dello scorso anno da Chiocchetti, il quale prevedeva alcune specifiche misure di carattere economico finalizzate ad incentivare l'insediamento di esercizi di somministrazione di sole bevande analcoliche (i cosiddetti "bar bianchi").
Preso atto che già le attuali normative provinciali (nello specifico la legge provinciale 6/99, "legge unica per l'economia") prevedono misure a sostegno di iniziative nel campo dei pubblici esercizi analcolici, si è convenuto di affrontare il tema - di grande attualità - dell'abuso di alcool da parte dei minori (in particolare dei giovanissimi) attraverso un pacchetto di misure specifiche.
Come è noto, la normativa statale vigente in materia prevede limitazioni alla somministrazione di bevande alcoliche solo per i minori di anni 16 (art. 689 codice penale). In provincia di Trento vige un limite più severo, prevedendo l'attuale normativa (la lp. 9/2000) il divieto di somministrazione ai minori di anni 18. Il divieto peraltro vale soltanto per i bar. Si è così ritenuto necessario estendere la sua applicazione a tutti coloro che sono abilitati alla somministrazione o alla vendita e quindi anche agli esercizi commerciali, agli alberghi ed esercizi extraalberghieri, ai rifugi, agli agritur.
La nuova legge prevede poi l'obbligo per i gestori dei locali di esporre una adeguata cartellonistica; il divieto di fare pubblicità delle bevande alcoliche nelle manifestazioni dedicate ai minori; la facoltà per i sindaci di imporre limiti alla vendita e alla somministrazione di bevande alcoliche in occasione di manifestazioni sportive o di pubblico spettacolo.
La legge prevede poi anche alcune disposizioni finalizzate ad incentivare e premiare i comportamenti virtuosi, quali l'istituzione di un albo degli esercizi "analcolici"; una disposizione finalizzata a sostenere economicamente gli esercizi che somministrano bevande analcoliche, rimandando la relativa disciplina di dettaglio alle leggi in materia di aiuti alle imprese; disposizioni che consentono un orario di apertura più ampio per gli esercizi "alcool free" per i giovani e le giornate "no alcol" (trattasi in sostanza della deroga di 1 ora rispetto all'orario di apertura previsto dalla disciplina attuale).
Particolare attenzione viene inoltre posta alla promozione e all'incentivazione di specifiche azioni di sensibilizzazione, sia attraverso gli organi di informazione e sia attraverso campagne da attivarsi presso gli istituti scolastici ed i pubblici esercizi.
Per quanto riguarda le sanzioni sono da sottolineare due aspetti di particolare rilevanza: il primo, che prevede il raddoppio della sanzione pecuniaria nel caso di somministrazione di alcolici ai minori di anni 14 (proprio alla luce della necessità di una tutela particolare per tale fascia di età); il secondo che prevede di sanzionare non solo gli esercenti che somministrano le bevande alcoliche ai minori (come già previsto oggi), ma anche i minori che le consumano, divieto che troverà applicazione sia negli esercizi pubblici che nelle loro pertinenze e in tutte le aree pubbliche. Non sarà pertanto più possibile per i ragazzini far comperare le bevande alcoliche da un compagno maggiorenne e poi organizzare "bevute collettive" all'interno dei parchi cittadini.