338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

USA, studio del Web per tracciare l'interesse verso i cannabinoidi sintetici

cufrad news alcologia alcol alcolismo USA, studio del Web per tracciare l'interesse verso i cannabinoidi sintetici

USA, studio del Web per tracciare l’interesse verso i cannabinoidi sintetici


Fonte: Drug and Alcohol Review.


Titolo originale e autori: Curtis, B., Alanis-Hirsch, K., Kaynak, Ö., Cacciola, J., Meyers, K. and McLellan, A. T. (2014), Using Web searches to track interest in synthetic cannabinoids (aka ‘herbal incense’).- Drug and Alcohol Review. doi: 10.1111/dar.12189


La ricerca di Nuove Sostanze Psicoattive (NSP) attraverso il Web, risulterebbe in costante aumento, secondo uno studio americano pubblicato sulla rivista Drug and Alcohol Review. Brenda Curtis del Treatment Research Institute di Philadelphia USA) e colleghi, hanno indagato il volume delle ricerche effettuate su Internet, nello specifico dei cannabinoidi sintetici, sostanze commercializzate come incensi o profumatori a base di erbe, ma contenenti sostanze psicoattive che agiscono sugli stessi recettori del cervello su cui agisce la cannabis.


La ricerca è stata condotta analizzando i contenuti di siti Internet relativi ai cannabinoidi sintetici, per il periodo da novembre 2008 a novembre 2011. Attraverso il motore di ricerca di Google usando la parola chiave “herbal incence” ovvero 'incenso a base di erbe', sono stati visualizzati 2.730.000 siti (con i termini ‘synthetic marijuana’, 1.170.000 siti; ‘K2 Spice’, 247.000; ‘synthetic weed’, 122.000).


I primi 100 siti consecutivi sono stati poi valutati per tipo di contenuto (vendita al dettaglio, informazioni, notizie, altro). I dati dei visitatori USA unici mensili sono stati esaminati per i primi 10 siti di vendita al dettaglio, e questi siti sono stati codificati per la qualità e tipologia delle informazioni disponibili. In Google Search, l’87% dei siti sono risultati essere per vendita al dettaglio, 5% contenevano notizie, 4% erano informativi e 4% trattavano di cannabinoidi non sintetici.


Secondo gli autori, le ricerche attraverso la rete consentono l’uso di strumenti gratuiti in grado di fornire informazioni utili al monitoraggio della comparsa e popolarità di nuove droghe e all’identificazione di nuovi fenomeni al fine di contrastarne la diffusione.


http://www.dronet.org/comunicazioni/res_news.php?id=3161


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)