Vite d’azzardo. 400 mila giocatori problematici in Italia
Vite d’azzardo. 400 mila giocatori problematici in Italia
Guardiamoci intorno e riflettiamo. È molto probabile che nella nostra cerchia di conoscenze ci sia almeno una persona con problemi di gioco d’azzardo.
Oggi in Italia, infatti, i giocatori problematici sono 400 mila. Significa 1 italiano ogni 150.
Dieci anni fa erano un quarto.
È questo il dato più allarmante degli studi IPSAD ed ESPAD Italia condotti dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ifc-Cnr) che fotografano un fenomeno sempre più allarmante.
Nel nostro Paese cresce il numero dei giocatori d’azzardo: nel corso 2017 hanno giocato almeno una volta oltre 17 milioni di italiani (42,8%), contro i 10 milioni del 2014 (27,9%). L’unica buona notizia è che cala il numero di minori, sia tra i giocatori tout court sia tra quelli problematici.
In generale gli uomini (51,1%) giocano più delle donne (34,4%).
Il gioco più diffuso resta il Gratta&Vinci: la percentuale di giocatori che lo scelgono sale dal 60,1 del 2010 al 74 al del 2017. Seguono Lotto e Super Enalotto, nonostante la netta diminuzione nello stesso periodo dal 72,7% al 50,5%. Al terzo posto troviamo le scommesse sportive che aumentano dal 18,3% del 2010 al 28% del 2017.
Anche tra i giovani il gioco più diffuso è il Gratta&Vinci (64,7%) con una netta predilezione femminile, vi gioca infatti il 58,9% degli studenti contro il 75,5% delle coetanee. Al secondo posto si collocano le scommesse sportive, connotate in senso opposto: 66,9% dei ragazzi contro il 16,8% delle ragazze.
Fra gli studenti con profilo problematico il gioco più diffuso sono le scommesse sportive (78,3%), a seguire gratta e vinci (70,4%) e altri giochi con le carte (48,7%), mentre tra gli adulti con profilo problematico il gioco più diffuso sono le scommesse sportive (72,8%), segue il Gratta e vinci (67,5%) e il Superenalotto (43,6%).
Il 39,1% dei giocatori intervistati ritiene sia possibile diventare ricco con l’azzardo se si hanno buone abilità, convinzione ancora più diffusa fra i problematici (48,3%). Il 61,7% degli intervistati è convinto che l’abilità del giocatore sia determinante per vincere a poker texano e altri giochi con le carte, il 36% crede lo sia anche nelle scommesse.
Ma alla domanda “nell’ultimo anno con il gioco sei andato in rosso, in pari o in attivo?” il 40,1% ammette di aver perso, il 48 dice di essere in pari e l’11,9% di aver vinto.
Il 63,7% dei giocatori fra 15 e i 64 anni spende mediamente meno di 10€ al mese ma tra le persone con profilo problematico il 50% circa riferisce una spesa inferiore ai 50 euro, il 37% fra i 50€ e i 200 euro, il 14,9% spende più di 200€.
Inoltre quasi 100.000 persone hanno chiesto denaro in prestito in maniera illegale, poco più di 100.000 hanno procurato danni economici ad altre persone e quasi 30.000 hanno subito danni economici in prima persona. Sembra più a rischio di sviluppare problematicità chi è in cerca di prima occupazione e gli studenti.
(...omissis...)copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.healthdesk.it/scenari/vite-d-azzardo-400-mila-giocatori-problematici-italia
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)